Fatshimétrie, 12 luglio 2024 – Parte un progetto innovativo nella Repubblica Democratica del Congo, con la creazione di un nuovo fertilizzante naturale chiamato “Amonile-fertilisant”. Guidato dalla società “Intro-geoconsulting” (Igeco) e sotto la guida del professor Jean Patrice Intiomale Mbonino Mokfe dell’Università di Kinshasa, questo progetto mira a rivoluzionare il settore agricolo del Paese.
L’iniziativa, il cui importo complessivo è di circa 114.620 dollari per progetto, si basa sull’estrazione e lavorazione di giacimenti seleco-alluminosi ricchi di elementi alcalini e alcalino-terrosi. Questi minerali verranno trasformati in fertilizzanti naturali destinati a migliorare la fertilità dei terreni agricoli. Questo approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente rappresenta un’alternativa promettente ai fertilizzanti chimici convenzionali.
Oltre all’aspetto ecologico, il progetto dovrebbe avere anche un impatto socio-economico significativo. Creando posti di lavoro a livello locale e generando reddito nelle zone rurali, si contribuirà a combattere l’esodo rurale e a rilanciare l’economia delle regioni interessate. Inoltre, la commercializzazione di fertilizzanti minerali organici e la creazione di unità di produzione in tutto il paese contribuiranno a ridurre la disoccupazione e lo sviluppo industriale.
Il professor Intiomale sottolinea l’importanza di questa iniziativa in un contesto segnato dal degrado del territorio dovuto alla sovrappopolazione e alla crescente urbanizzazione. Di fronte alle pratiche agricole intensive e all’uso di fertilizzanti tossici, l’adozione di fertilizzanti naturali come il fertilizzante Amonil sembra essere una soluzione praticabile per preservare la fertilità del terreno e combattere gli effetti dannosi dei cambiamenti climatici.
In definitiva, il riconoscimento del potenziale dei fertilizzanti naturali e non tossici rappresenta una sfida importante per un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Il progetto avviato dalla professoressa Intiomale Mbonino segna un significativo passo avanti in questa direzione, offrendo un’alternativa promettente alle pratiche agricole tradizionali e contribuendo a costruire un futuro più verde e sostenibile per la Repubblica Democratica del Congo.