L’Unione centrale degli insegnanti del Kongo lancia un appello urgente al governo per il prossimo anno scolastico. La situazione appare tesa nella provincia, con gli insegnanti che ormai da più di dieci anni esprimono richieste per un miglioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro. Le ragioni del malcontento sono molteplici e vanno dal rispetto della scala salariale nazionale al pagamento delle indennità di uscita per gli insegnanti in pensione, compresa la regolarizzazione degli insegnanti nelle nuove unità e di quelli non retribuiti.
Il segretario provinciale dell’Unione centrale degli insegnanti del Kongo, Georges Dumbi Ntimba, ha chiarito che lo status quo non è più accettabile. Gli insegnanti vogliono uno stipendio dignitoso equivalente a 500 dollari per insegnante a partire da questo mese di luglio, altrimenti minacciano di non riprendere le lezioni nel prossimo anno scolastico. Chiedono inoltre l’eliminazione del sostegno agli insegnanti da parte dei genitori a livello secondario, così come la garanzia della continuità dell’impiego degli insegnanti che si ammalano mentre lavorano fino alla pensione.
Il comunicato di SYECO Kongo Central suona come un campanello d’allarme, evidenziando l’urgenza che il governo adotti misure concrete e immediate per rispondere alle richieste degli insegnanti. Infatti, un eventuale boicottaggio dell’inizio dell’anno scolastico rischierebbe di mettere a repentaglio l’istruzione dei bambini nella regione, sottolineano i rappresentanti sindacali.
È fondamentale che le autorità reagiscano rapidamente e adeguatamente a queste legittime richieste degli insegnanti del Kongo Centrale. Da questo dipende la stabilità del settore educativo e il futuro di migliaia di bambini. È tempo di riconoscere il valore e l’importanza del lavoro degli insegnanti, veri pilastri della società, e di garantire loro il rispetto e le condizioni necessarie per svolgere la loro nobile missione.