Di fronte all’orrore a Gaza: una tragedia inaccettabile

Le notizie dalla Striscia di Gaza sono segnate da una tragedia indescrivibile, poiché domenica sera il Servizio di Protezione Civile ha annunciato la morte di tre dei suoi membri durante il massacro di Mawasi a Khan Younis, a sud di Gaza. Questo terribile evento porta a 79 il numero totale dei membri della Protezione Civile uccisi dall’inizio del conflitto il 7 ottobre, secondo i media palestinesi.

Sabato le forze di occupazione israeliane hanno compiuto un massacro nella regione Mawasi di Khan Yunis, provocando la morte di dozzine di civili e sfollati. Le squadre della Protezione Civile hanno riferito domenica sera di aver trovato 400 morti e feriti in seguito a questo massacro, aggiungendo che le bombe israeliane hanno distrutto 1.200 tende che davano rifugio agli sfollati.

Israele continua la sua guerra genocida nella Striscia di Gaza da 282 giorni, con un terribile bilancio di 38.584 morti e 88.881 feriti. Questi dati, per quanto agghiaccianti, non bastano a descrivere la portata della sofferenza e della desolazione che da troppo tempo regnano in questa regione.

La situazione a Gaza richiede un’azione immediata e decisiva da parte della comunità internazionale. È urgente porre fine alle carneficine e alle violenze che affliggono questa regione e garantire la sicurezza e la dignità dei civili che vi vivono.

In questi tempi bui, tutta l’umanità deve mobilitarsi per condannare questi atti barbarici e lavorare per una pace duratura e giusta per tutti i residenti della Striscia di Gaza. È tempo di agire, di far sentire la nostra voce e di rifiutarci di rimanere in silenzio di fronte all’orrore che si svolge davanti ai nostri occhi. La vita di migliaia di persone dipende da questo ed è nostro dovere come cittadini globali opporci all’ingiustizia e alla violenza.

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