Fatshimetrie rivela un universo emozionante e poco conosciuto che si svolge attraverso i tornei di puck bretoni. All’ombra della folla e dei riflettori, si pratica uno sport tradizionale, ancorato alla storia della Bretagna e che ha suscitato un entusiasmo crescente negli ultimi anni.
Al centro della pratica di Palet Breton c’è la semplicità e la convivialità che lo rendono così affascinante. Una tavola di legno, dei dischi di ghisa, una manciata di concorrenti e il gioco è fatto. Che sia in una sala comunale, su un campo all’aperto o anche a casa, il disco bretone riunisce appassionati di tutte le età e di ogni provenienza.
Attraverso l’avvincente racconto di Louis Boussaud, 93 anni, emerge la storia vivente di questo sport ancestrale. Ricordi di un’epoca passata, quando il disco era il legame tra generazioni, tra fattorie e feste familiari. Una tradizione che ha resistito ai tormenti della Storia per continuare e fiorire pienamente oggi.
L’identità bretone è impressa in ogni lancio del disco, in ogni gesto preciso e in ogni momento di condivisione tra concorrenti. Al di là del semplice gioco, il disco bretone racchiude in sé un ricco patrimonio culturale, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, alimentando così il senso di appartenenza e di orgoglio.
Fatshimetrie è anche l’eco di una passione comune che anima club, associazioni, competizioni, un intero universo dove competitività e amicizia si mescolano. Un rinnovato entusiasmo, amplificato dai recenti avvenimenti che hanno spinto le persone a riconnettersi con le attività all’aria aperta, a ritrovarsi attorno ad un gioco semplice e autentico.
Attraverso lo sguardo di Colas Mérand, copresidente dell’associazione La P’tite plank, emerge il ritratto di una comunità unita dalla stessa passione, desiderosa di condividere e trasmettere questa tradizione secolare. Il disco bretone, lungi dall’essere un semplice gioco, è il filo conduttore che collega gli individui, tessendo legami forti e duraturi all’interno della società bretone.
Fatshimetrie svela così una parte poco conosciuta ma molto affascinante della cultura bretone, dove il disco bretone si distingue come simbolo di convivialità, tradizione e identità. Nell’ambiente del legno e della ghisa, molto più che un gioco, si perpetua una storia, si costruisce una comunità appassionata e impegnata, pronta a far risuonare il suono dei dischi per le generazioni a venire.