Fatshimetrie segnala un aumento significativo del tasso di inflazione registrato nel giugno 2024, segnando un’evoluzione di 0,24 punti percentuali rispetto a maggio 2024, evidenziando così la gravità dell’attuale situazione economica.
A giugno 2024 il tasso di inflazione generale è salito al 34,19% rispetto a quello di maggio 2024 che si attestava al 33,95%. Questo aumento di 0,24 punti percentuali tra il tasso di inflazione di giugno 2024 e quello di maggio 2024 è un indicatore allarmante che evidenzia le sfide economiche che il Paese deve affrontare.
Su base annua, il tasso di inflazione generale nel giugno 2024 ha mostrato un aumento di 11,40 punti rispetto a quello registrato nel giugno 2023, che era del 22,79%, come riportato dall’Ufficio nazionale di statistica (NBS) attraverso il suo Indice dei prezzi al consumo (CPI). .
Questo indice, pubblicato da Fatshimetrie, misura le variazioni medie dei prezzi dei beni e dei servizi consumati quotidianamente dalle popolazioni.
Il tasso di inflazione generale ha registrato un aumento significativo nel giugno 2024 rispetto a giugno 2023, evidenziando le pressioni inflazionistiche che gravano sull’economia. Su base mensile, il tasso di inflazione generale a giugno 2024 si è attestato al 2,31%, in aumento di 0,17 punti rispetto al 2,14% registrato a maggio 2024.
Questa progressione evidenzia un aumento più rapido del livello dei prezzi nel giugno 2024 rispetto a maggio 2024, sottolineando le sfide che il Paese deve affrontare riguardo all’inflazione.
Si segnala inoltre l’allarmante rialzo del costo dei beni alimentari di prima necessità, con l’inflazione alimentare in aumento a giugno 2024 rispetto a maggio 2024. Su base mensile, il tasso di inflazione alimentare a giugno 2024 è stato pari al 2,55%, registrando un aumento di 0,26 punti rispetto a il 2,28% osservato nel maggio 2024.
Questo aumento dei prezzi è stato attribuito ai costi medi più elevati per prodotti alimentari come olio di arachidi, olio di palma (classificato come oli e grassi), igname, taro, manioca (classificato in patate, patate dolci e altri tuberi), tabacco, pesce gatto fresco, orata , pesce gatto fresco e lumache (classificati in pesce).
Per far fronte all’impennata dei prezzi dei beni di prima necessità, il governo ha messo in atto misure proattive per mitigare l’impatto sulla popolazione. Recentemente, ha sospeso dazi, tariffe e tasse sull’importazione di mais, riso integrale semigreggio, grano e fagioli dall’occhio attraverso le frontiere terrestri e marittime del paese per un periodo di 150 giorni.
Inoltre, il governo ha adottato misure importanti per rispondere alla crisi alimentare approvando l’acquisizione di 2.000 trattori e 1.200 rimorchi, nonché creando un comitato incaricato di trovare soluzioni durature a questa preoccupante situazione..
La situazione attuale evidenzia le sfide economiche che il Paese deve affrontare e richiede una risposta globale e coordinata per mitigare gli effetti dell’aumento dei prezzi sulle popolazioni più vulnerabili. Concentrando gli sforzi sulla mitigazione dell’inflazione e sulla garanzia della stabilità dei prezzi per i prodotti alimentari essenziali, il governo può contribuire a garantire la sicurezza alimentare e il benessere economico per tutti i cittadini.