Il nuovo ministro dell’Interno, Leon Schreiber, ha recentemente annunciato l’intenzione di rilanciare il Consiglio consultivo per l’immigrazione, un’iniziativa che non veniva attuata da oltre un decennio nonostante fosse obbligatoria per legge.
Nel suo discorso sul bilancio al Parlamento, Schreiber ha sottolineato la necessità di ripristinare la fiducia nel ministero e limitare le controversie inutili e costose. Ha spiegato che il Consiglio consultivo potrebbe fornire consulenza basata sull’evidenza al ministro su questioni critiche come il processo di consultazione ordinato dal tribunale riguardo al futuro del permesso di esenzione dello Zimbabwe.
Ripristinando il Consiglio consultivo sull’immigrazione, il ministro Schreiber sta inviando un forte segnale dell’impegno del suo gabinetto a ricostruire la fiducia nel Dipartimento degli affari interni, rispettando la consulenza degli esperti e affrontando le questioni politiche in modo consultivo, scientifico e legalmente conforme.
La decisione del predecessore di Schreiber, Aaron Motsoaledi, di porre fine al programma di esenzione in Zimbabwe è stata dichiarata incostituzionale e proceduralmente ingiusta dall’Alta Corte di Pretoria lo scorso anno. La corte ha rinviato la decisione a Motsoaledi e ha ordinato che tutti i permessi di esenzione esistenti nello Zimbabwe rimangano validi per un anno.
Motsoaledi è accusato di non aver costituito il consiglio consultivo con il pretesto della revisione della politica di immigrazione da parte del Ministero degli Interni. La Camera di Commercio e Industria di Città del Capo aveva avvertito all’inizio di quest’anno che Motsoaledi stava violando l’Immigration Act, secondo il quale il ministro deve nominare un consiglio che riunisca rappresentanti dei ministeri, della società civile e fino a quattro esperti in diritto o amministrazione dell’immigrazione. .
Schreiber ha inoltre sottolineato il ruolo centrale del Dipartimento degli Affari Interni nel raggiungimento dell’obiettivo della nuova coalizione di governo di una crescita economica sostenibile per ridurre la disoccupazione. Questo è il motivo per cui ha fatto riferimento al rapporto dell’Operazione Vulindlela del 2022 sul processo di visto di lavoro del paese, che indica che l’immigrazione qualificata e legale contribuisce alla creazione di posti di lavoro per i sudafricani.
Concludendo il suo discorso, Schreiber ha annunciato la sua priorità nel finalizzare un sistema di punti per i visti di lavoro, nell’introdurre visti per il lavoro a distanza e per le start-up e nell’aggiornare più regolarmente l’elenco delle competenze critiche del governo.
In qualità di nuovo ministro, Schreiber si è subito attivato, estendendo fino alla fine dell’anno una concessione temporanea per gli stranieri in attesa dell’esito delle loro richieste di visto e di esenzione, a causa di ritardi nell’elaborazione.