Il fallito attacco all’ex presidente Donald Trump ha lasciato gli investigatori perplessi sulle motivazioni di Thomas Matthew Crooks e sulla mancanza di piste significative. Dopo approfondite indagini che hanno incluso l’accesso al telefono e al computer del sospettato, l’analisi della cronologia delle sue ricerche, nonché le interviste con la sua famiglia e i suoi amici, le autorità sono ancora in un vicolo cieco per quanto riguarda le sue motivazioni politiche o ideologiche, secondo fonti della polizia.
L’FBI ha confermato di aver esaminato il telefono di Crooks e di aver condotto quasi 100 interviste con testimoni e forze dell’ordine. Tuttavia, non sono state rilasciate informazioni sui ritrovamenti effettuati sul dispositivo o da altre fonti.
Le prime indagini indicano un’azione individuale di Crooks durante il tentativo di omicidio alla manifestazione di Trump del 13 luglio. Nonostante la mancanza di una chiara ragione, le autorità sostengono che Crooks abbia sparato diversi colpi dal tetto di un edificio vicino al luogo dell’evento prima di essere colpito e ucciso dagli agenti dei servizi segreti.
I genitori dell’assassino, collaborando con le forze dell’ordine, hanno descritto Crooks come solitario, senza amici intimi e senza alcuna apparente inclinazione politica. Questa assenza di segnali di allarme solleva interrogativi sui motivi che potrebbero aver spinto l’indagato ad agire.
Questo caso rimane avvolto nel mistero e gli investigatori continuano a lavorare per chiarire le ragioni più profonde dietro questo atto, le cui conseguenze avrebbero potuto essere tragiche. Resta ancora tutto da ricostruire il puzzle dell’attentato all’ex presidente Trump, che lascia la società perplessa sulle oscure motivazioni che avrebbero potuto spingere Thomas Matthew Crooks a commettere un atto di tale gravità.