Fatshimetrie, 19 luglio 2024 – La lotta al traffico illecito di animali protetti nel Parco Nazionale di Lomami è una questione cruciale per la preservazione della biodiversità nella Repubblica Democratica del Congo. Un recente incontro tra una delegazione del parco e il supervisore ambientale territoriale di Ubundu ha evidenziato la portata di questo fenomeno e le azioni da mettere in campo per porvi rimedio.
Secondo le informazioni raccolte durante queste discussioni, è allarmante constatare che bracconieri e scalatori continuano a sfruttare illegalmente specie animali rare, tra cui i famosi pappagalli grigi, all’interno del Parco Nazionale di Lomami. Questa situazione è aggravata dalla porosità dei posti di blocco, che consente il proseguimento di queste attività illecite.
Di fronte a questa constatazione preoccupante, durante l’incontro sono state discusse misure concrete. Tra questi, l’installazione di un centro di accoglienza dedicato ai pappagalli e ad altre specie protette, il rafforzamento delle capacità degli agenti ambientali a Ubundu, la motivazione e la formazione degli agenti di polizia giudiziaria, nonché il miglioramento dei mezzi di comunicazione e di trasporto per facilitare gli interventi in il campo.
Il Parco Nazionale Lomami, creato più di trent’anni fa, ospita un’eccezionale ricchezza di fauna selvatica, con specie endemiche come il Bonobo, l’Okapi, il pavone del Congo e la driade cercopiteco. Oltre a questi tesori di biodiversità, il parco protegge anche una vasta popolazione di elefanti di foresta, contribuendo così alla conservazione di queste specie in via di estinzione.
In definitiva, la protezione della fauna selvatica e la lotta al traffico illecito di animali protetti rimangono le principali sfide per le autorità della RDC. È imperativo rafforzare le azioni di sorveglianza, sensibilizzazione e applicazione delle norme per garantire la salvaguardia di queste specie e assicurare un futuro sostenibile alla biodiversità della regione.