Fatshimetrie, 19 luglio 2024 – Le dichiarazioni dei capi delle terre della regione di Grand-Bandundu, Kwilu e Kwango, nel sud-ovest della Repubblica Democratica del Congo, fanno eco alle promesse fatte dal Ministro della Difesa Nazionale durante la sua recente visita in questa zona . Questi capi terrieri, infatti, hanno assicurato la loro collaborazione per denunciare i veri responsabili dell’insicurezza, impegnandosi così a contribuire al ripristino della pace e della sicurezza nella regione.
Durante un briefing sulla sicurezza tenutosi a Kenge, il portavoce dei capi del territorio della Grande Bandundu ha accolto con favore l’iniziativa del vice primo ministro della Difesa nazionale, Guy Kabombo Mwadiamvita, di recarsi lì per conoscere le sfide alla sicurezza affrontate dalla popolazione locale. Ha espresso il loro riconoscimento e la determinazione a lavorare a stretto contatto per identificare e neutralizzare gli individui distruttivi che affliggono la regione.
La missione del Ministro della Difesa Nazionale nelle province di Kwilu e Kwango aveva lo scopo di contrastare l’attivismo dei miliziani chiamati ‘Mobondo’ e di prevenire qualsiasi minaccia che possa compromettere la sicurezza della capitale Kinshasa. A Kenge, dopo aver raccolto informazioni cruciali durante il Consiglio di sicurezza provinciale, il ministro ha dato precise direttive alle forze armate della RDC per migliorare la situazione della sicurezza nella regione. Ha inoltre ribadito il suo impegno a sostenere le FARDC nei loro sforzi per debellare definitivamente questo fenomeno e garantire la sicurezza dei residenti.
Inoltre, la visita del VPM della Difesa a Kikwit ha evidenziato questioni come la mancanza di attrezzature di base negli stabilimenti militari della regione e l’espropriazione delle terre nel campo del colonnello Ebeya. Sono stati constatati il degrado delle infrastrutture e l’inadeguatezza delle attrezzature, così come gli atti di esproprio perpetrati da civili con la complicità di alcune autorità locali. Di fronte a questa situazione, il ministro si è impegnato ad adottare misure drastiche per ristabilire l’ordine e proteggere il dominio militare da ogni forma di esproprio.
Inoltre, le mogli e le vedove dei militari hanno avuto l’opportunità di esprimere le loro preoccupazioni al Ministro della Difesa, che si è impegnato a sollevare le proprie rimostranze al Comandante Supremo delle Forze Armate della RDC, attestando così la sua disponibilità ad assicurare il miglioramento delle condizioni di vita dei soldati e delle loro famiglie.
La missione di roaming di sicurezza del Vice Primo Ministro della Difesa nella Grande Bandundu aveva molteplici obiettivi: valutare la situazione di sicurezza causata dall’attivismo della milizia “Mobondo”, ispezionare le infrastrutture e i mezzi logistici delle Forze Armate per migliorare le loro condizioni di lavoro, e porre fine all’espropriazione delle terre nel campo militare del colonnello Ebeya sanzionando i responsabili di questi atti.
Questo approccio mostra l’impegno del governo congolese per il ripristino della pace e della sicurezza nelle regioni colpite dall’insicurezza e sottolinea l’importanza della collaborazione tra le autorità locali e centrali per garantire il benessere della popolazione e garantire la sovranità del territorio.