Nella regione di Kipese, nella provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, migliaia di sfollati vivono quotidianamente un vero calvario. Queste popolazioni, costituite principalmente da donne e bambini, sono fuggite due mesi fa dall’avanzata dei ribelli dell’M23 verso la comune rurale di Kanyabayonga. Provenienti dal territorio di Rutshuru e da diversi villaggi del sud del territorio di Lubero, queste persone si ritrovano oggi senza un’adeguata assistenza umanitaria.
Nonostante una tregua umanitaria iniziale di due settimane, questi sfollati affermano di non aver ricevuto alcun aiuto. La loro situazione è descritta come caotica e piena di disperazione. Uno dei rifugiati arrestati deplora questa mancanza di assistenza in questi termini: “Stiamo attraversando una dura prova, nessuno è venuto ad alleviare anche un po’ la nostra angoscia durante questo periodo di tregua”.
Di fronte a questo disagio, il coordinamento urbano della società civile di Beni spera che la nuova proroga della tregua umanitaria permetta finalmente alle organizzazioni umanitarie di accedere alle aree in cui si trovano gli sfollati. Il presidente di tale coordinamento, Pépin Kavoka, sottolinea l’importanza cruciale dell’azione umanitaria in tali situazioni di emergenza: “È imperativo che gli operatori umanitari riescano questa volta a raggiungere tutti gli sfollati, e anche lo Stato congolese dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano nella cura degli sfollati”. la sua stessa popolazione in difficoltà.”
Secondo l’amministratore del territorio di Lubero, attualmente nel Centro Lubero vivono circa diecimila sfollati senza alcuna assistenza umanitaria. Di fronte a questa situazione critica, è imperativo adottare urgentemente misure concrete per alleviare la sofferenza di queste popolazioni vulnerabili.
È fondamentale che la comunità internazionale, le organizzazioni umanitarie e le autorità locali uniscano le forze per soddisfare i bisogni primari di questi sfollati in difficoltà. Solidarietà e compassione devono guidare le nostre azioni per aiutare coloro che hanno perso tutto e che ora dipendono dal nostro sostegno per sopravvivere.