Nella Repubblica Democratica del Congo, il sovraffollamento del carcere di Makala è un problema preoccupante che evidenzia le condizioni disumane dei circa 15.000 detenuti lì rinchiusi, superando di gran lunga la capacità prevista di 1.500 posti.
Secondo un rapporto del dicembre 2023 della Bill Clinton Peace Foundation, la maggior parte dei detenuti è in attesa di processo, il che peggiora il sovraffollamento e contribuisce a creare condizioni di vita deplorevoli. Il giornalista Stanis Bujakera, detenuto a Makala, ha condiviso video sui social media che mostrano l’estremo sovraffollamento della prigione. Descrive questo posto come un luogo dove “le persone muoiono vive”.
In risposta a queste accuse, il ministro della Giustizia Constant Mutamba ha affermato che sono in corso misure per ridurre il sovraffollamento in tutte le carceri congolesi. Tuttavia, ha minimizzato i video di Bujakera definendoli “vecchi” e ha sostenuto che il governo sta fornendo adeguatamente cibo e cure mediche ai detenuti, insistendo sul fatto che le condizioni non sono così critiche come si crede.
Nonostante le dichiarazioni del Ministro della Giustizia, resta chiaro che la situazione nel carcere di Makala pone importanti sfide umanitarie. Il sovraffollamento carcerario non solo ostacola i diritti fondamentali dei detenuti, ma li espone anche a maggiori rischi per la salute e la sicurezza. È imperativo che vengano adottate misure concrete per porre rimedio a questa situazione e garantire condizioni di detenzione dignitose e rispettose dei diritti umani.