Rimpatrio umanitario dei bambini congolesi rilasciati dai ribelli dell’LRA

Fatshimetria

Il coordinatore nazionale del Programma di disarmo, smobilitazione, recupero e stabilizzazione della comunità (P-DDRCS), l’abate Jean-Bosco Bahala, si è recato a Kampala per avviare discussioni con le autorità ugandesi per il rimpatrio dei bambini congolesi rilasciati dai ribelli dell’LRA nell’Africa centrale. Repubblica. Questa iniziativa mira a facilitare il ritorno di questi bambini, accompagnati dalle loro madri, nel loro Paese di origine, la Repubblica Democratica del Congo.

I bambini, provenienti dai campi di Nzemio e Mboki nella Repubblica Centrafricana, sono stati tenuti prigionieri dall’LRA insieme alle loro madri di nazionalità congolese. Dal dicembre 2023, questi bambini beneficiano dell’aiuto della ONG congolese APRU, con sede a Faradje (Haut-Uele), diretta da Jean-Claude Malitano. Quest’ultimo ha chiesto l’intervento del governo congolese per organizzare il rimpatrio di queste famiglie nella RDC.

L’obiettivo di questo processo di rimpatrio è consentire alla ONG APRU di garantire la reintegrazione e il ricongiungimento familiare di questi bambini e delle loro madri una volta tornati nella RDC. Si tratta di un approccio umanitario essenziale per garantire il benessere e la sicurezza di queste famiglie colpite dalla violenza dei gruppi armati in Africa centrale.

Inoltre, sono circolate voci infondate riguardanti colloqui tra i rappresentanti della Congo River Alliance (AFC), guidata dall’ex presidente della Commissione elettorale nazionale indipendente, Corneille Nangaa, e una delegazione del P-DDRCS a Kampala. Tuttavia, il ministro delle Comunicazioni e dei Media e portavoce del governo, Patrick Muyaya, ha formalmente negato le accuse, affermando che nessuna conversazione con i membri del gruppo ribelle M23 era stata autorizzata dal governo.

In conclusione, il lavoro svolto dal coordinatore nazionale del P-DDRCS a favore del rimpatrio dei bambini congolesi liberati dalle grinfie dei ribelli dell’LRA nella Repubblica Centrafricana dimostra l’importanza data alla protezione delle popolazioni vulnerabili nella regione dei Grandi Laghi . È essenziale che queste iniziative umanitarie continuino per garantire un futuro migliore a questi bambini e alle loro famiglie in un contesto segnato da conflitti armati e sfollamenti forzati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *