L’ONG anti-corruzione I Watch ha recentemente pubblicato un rapporto in cui evidenzia i risultati dei cinque anni al potere di Kaïs Saïed in Tunisia. Questo rapporto arriva mentre si avvicina il terzo anniversario del suo colpo di stato istituzionale e pochi mesi prima delle elezioni presidenziali previste per il 6 ottobre. I risultati presentati dalla ONG sottolineano che delle 72 promesse elettorali fatte dal presidente durante la sua elezione nel 2019, solo 9 sono state effettivamente mantenute.
La valutazione della ONG si basa su criteri economici, politici e legislativi, basandosi principalmente sui discorsi presidenziali, sui dati disponibili al pubblico e sulle leggi pubblicate ufficialmente. Souhail Ferchichi, membro del comitato esecutivo di I Watch, indica che il rapporto mira a garantire la trasparenza e la responsabilità dei decisori politici e che si tratta del terzo barometro politico realizzato dall’elezione di Kaïs Saïed.
Le conclusioni di questo rapporto sono definitive. L’economia tunisina rimane fragile, con un tasso di inflazione dell’8%, una disoccupazione stagnante al 16% e un debito estero in aumento. Questi indicatori economici sfavorevoli sono lontani dai risultati mostrati dal presidente durante questo periodo elettorale. Souhail Ferchichi sottolinea inoltre che le dichiarazioni e le azioni di Kaïs Saïed in questo periodo sembrano scaturire più da una campagna elettorale che da un reale desiderio di migliorare la situazione nel Paese. Le risorse statali vengono utilizzate per scopi di comunicazione politica piuttosto che per soddisfare i bisogni della popolazione.
Kaïs Saïed, candidato alla rielezione, ha già iniziato la sua campagna per convincere i tunisini a concedergli un nuovo mandato. Nonostante le critiche e i risultati contrastanti del suo primo mandato, il presidente si posiziona come la scelta più fattibile per il futuro del Paese. Tuttavia, la società civile, comprese organizzazioni come I Watch, continua a monitorare da vicino le azioni del governo e a chiedere conto ai leader.
Le elezioni presidenziali del 6 ottobre si preannunciano cruciali per il futuro della Tunisia. Le sfide sono molteplici, tra la necessità di rilanciare l’economia, di lottare contro la corruzione e di garantire le libertà individuali. I tunisini dovranno scegliere un leader capace di raccogliere queste sfide e di ridare speranza ad un Paese che attraversa molte difficoltà.