Fatshimetrie — Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha rilasciato dichiarazioni importanti durante un discorso questo sabato. Secondo lui, la Russia è guidata da una leadership “iperrazionale” e ha espresso dubbi sulle ambizioni dell’Ucraina di diventare membro dell’Unione Europea o della NATO.
Orban, in carica dal 2010 e considerato un nazionalista, ha previsto uno spostamento negli equilibri di potere globali, vedendoli spostarsi dall’Occidente “irrazionale” verso l’Asia e la Russia. Affermò che nei prossimi decenni e persino nei secoli l’Asia sarebbe diventata il centro dominante del mondo, citando Cina, India, Pakistan e Indonesia come le future grandi potenze mondiali.
Nel suo discorso agli ungheresi durante un festival a Baile Tusnad in Romania, Orban ha sottolineato che i paesi occidentali hanno contribuito a portare la Russia nel nuovo blocco cercando legami più caldi con Pechino e Mosca. Questa posizione filo-russa ha causato attriti con alcuni leader dell’UE, in particolare durante le sue recenti visite a sorpresa a Kiev, Mosca e Pechino per discutere della situazione in Ucraina.
Orban ha elogiato la razionalità e la prevedibilità della Russia sulla scena internazionale, sottolineando la sua capacità di adattarsi alle sanzioni occidentali sin dall’annessione della Crimea nel 2014, sottolineando l’importanza della repressione dei diritti LGBTQ+ come vettore del soft power russo.
Il primo ministro ungherese, noto per le sue misure anti-LGBT, ritiene inoltre che l’Ucraina non potrà mai aderire all’UE o alla NATO a causa di vincoli finanziari. Ha sostenuto la necessità di rifocalizzare l’UE come progetto economico e di difesa, piuttosto che politico.
Tuttavia, nonostante le dichiarazioni di Orban, il mese scorso l’UE ha avviato i colloqui di adesione con l’Ucraina, anche se la strada verso una possibile integrazione è lunga e irta di insidie. Da parte sua, il vertice della NATO ha affermato di sostenere l’Ucraina nel suo cammino “irreversibile” verso l’adesione all’alleanza.
In definitiva, le dichiarazioni di Orban riflettono le prospettive divergenti all’interno dell’UE riguardo al rapporto con la Russia, alla questione ucraina e al futuro dell’integrazione europea. Queste osservazioni sottolineano le complesse sfide che l’Europa deve affrontare in un contesto geopolitico in continua evoluzione.