Agenti del PDDRC-S in sit-in a Lubero: la lotta per gli stipendi non pagati e il loro impegno incrollabile

Nella regione di Lubero, nel Nord Kivu, una situazione preoccupante attira l’attenzione: più di 40 agenti del Programma di disarmo, smobilitazione, recupero comunitario e stabilizzazione (PDDRC-S) hanno iniziato tre settimane fa un sit-in per chiedere gli stipendi non pagati per 23 mesi. Nonostante la difficile situazione finanziaria, questi coraggiosi agenti continuano a fornire un servizio minimo alla comunità, dimostrando il loro impegno per la pacificazione della regione.

Mumbere Mugheni Amini, responsabile del servizio di sensibilizzazione, comunicazione e media, ha osservato che gli agenti del PDDRC-S a Lubero, come nella città di Butembo, sono determinati a continuare la loro azione di protesta finché non otterranno i loro legittimi diritti. Questa situazione solleva questioni cruciali sul riconoscimento e sulla valorizzazione del lavoro di questi agenti che sono pienamente investiti nella stabilità e nella ripresa della loro comunità.

La richiesta degli agenti del sit-in è chiara: chiedono il pagamento dei loro stipendi e cercano il sostegno dei partner del PDDRC-S e della comunità internazionale per far valere i propri diritti. Questa mobilitazione non si indebolisce nonostante la destituzione del coordinatore nazionale, padre Jean-Bosco Bahala, su incarico del Capo dello Stato. Questa determinazione testimonia il desiderio incrollabile di questi agenti di far sentire la propria voce e di non essere dimenticati in questa legittima ricerca di riconoscimento e remunerazione per il loro prezioso lavoro.

La situazione degli agenti del PDDRC-S in sit-in solleva questioni più ampie sulla precarietà di alcune missioni umanitarie e di pace ed evidenzia le sfide affrontate dagli attori sul campo nonostante il loro impegno e dedizione. È essenziale che il loro lavoro sia valorizzato e che siano loro assegnati i mezzi necessari per svolgere le loro missioni cruciali per la stabilità e la ripresa delle comunità colpite dai conflitti.

In conclusione, l’azione degli agenti del PDDRC-S nel sit-in a Lubero non solo dimostra il loro coraggio e determinazione, ma evidenzia anche l’importanza di riconoscere e sostenere questi attori umanitari e di pace nella loro missione essenziale. È imperativo che le loro legittime richieste siano ascoltate e che si trovino rapidamente soluzioni concrete per garantire il pagamento dei loro stipendi e assicurare la continuità delle loro azioni a favore della pacificazione e della ripresa delle comunità colpite dai conflitti.

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