L’ANVC accoglie con favore il rilancio del risarcimento per le vittime della guerra di Kisangani

**L’ANVC accoglie con favore il rilancio del processo di risarcimento delle vittime della guerra di Kisangani**

L’Associazione Nazionale delle Vittime del Congo (ANVC) ha espresso soddisfazione per la decisione del Ministro della Giustizia, Constant Mutamba, di rilanciare il processo di risarcimento delle vittime della guerra di Kisangani (Tshopo). Questa iniziativa è stata accolta favorevolmente dal coordinatore dell’ANVC, Myrhand Mulumba, che ha anche notato un aumento dell’importo stanziato per il risarcimento.

Tuttavia, al di là di questa buona notizia, è essenziale sottolineare che tutte le vittime aspettano con impazienza che gli ex leader del FRIVAO, accusati di appropriazione indebita di fondi destinati al risarcimento, siano portati davanti alla giustizia per rispondere delle loro azioni. La missione del FRIVAO era identificare e risarcire le vittime della guerra dei sei giorni a Kisangani.

Myrhand Mulumba ha accolto con favore l’atteggiamento del ministro della Giustizia, che ha congelato i conti di FRIVAO in seguito alle rivelazioni di appropriazione indebita. Ha sottolineato l’importanza di un processo pubblico affinché le vittime possano seguire l’andamento del caso e che questo serva da monito ai potenziali truffatori.

Ricordando l’entità della sofferenza sopportata dalle vittime di questa guerra, Mulumba ha insistito sulla natura sacra dei fondi di risarcimento. È essenziale che questi fondi vengano utilizzati saggiamente, per aiutare davvero chi ne ha bisogno.

Nel 2000, Kisangani è stata teatro di violenti scontri tra le forze ruandesi e ugandesi, che hanno provocato la morte di numerosi civili, feriti e ingenti distruzioni materiali. Le conseguenze di questo conflitto si avvertono ancora oggi ed è imperativo riconoscere e risarcire le vittime per il danno subito.

Il risarcimento delle vittime è un passo cruciale per la guarigione e la riconciliazione. È essenziale che questo processo si svolga in modo trasparente ed equo, al fine di garantire un adeguato risarcimento alle vittime della guerra di Kisangani.

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