Nell’attuale contesto dell’epidemia di mux nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e nei paesi limitrofi, la questione della fornitura di vaccini per contrastare questa malattia è cruciale. Poiché l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene di dichiarare questa epidemia un’emergenza, è necessario analizzare le sfide future e le azioni da intraprendere.
La recente dichiarazione dell’Organizzazione dell’Unione Africana per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (Africa CDC) sull’epidemia di vaiolo evidenzia l’urgenza della situazione. Tuttavia, nonostante questi inviti all’azione, ostacoli come la scarsa disponibilità di vaccini, la carenza di finanziamenti e la persistenza di altre epidemie ostacolano gli sforzi.
Secondo Jean-Jacques Muyembe-Tamfum, direttore dell’Istituto nazionale per la ricerca biomedica (INRB) della RDC, una dichiarazione di emergenza è necessaria di fronte alla rapida diffusione della malattia. Spera che questo sbloccherà fondi aggiuntivi e migliorerà l’accesso ai vaccini nella RDC, pur riconoscendo le difficoltà in un paese già alle prese con conflitti armati e altre malattie.
L’iniziativa del CDC Africa per garantire finanziamenti di emergenza e dosi di vaccino è lodevole, ma mancano dettagli specifici. Nella RDC sono previste a breve solo 65.000 dosi ed è improbabile che le campagne di vaccinazione possano iniziare prima di ottobre. Secondo l’Africa CDC, durante quest’anno sono stati segnalati in Africa più di 15.000 casi sospetti di vaiolo e 461 decessi, soprattutto tra i bambini della Repubblica Democratica del Congo. Questa malattia, generalmente lieve, può essere grave, causando sintomi simil-influenzali e lesioni piene di pus.
Una nuova variante del virus ha scatenato focolai nei campi profughi nella parte orientale della RDC, diffondendosi per la prima volta in Uganda, Burundi, Ruanda e Kenya. Anche la Costa d’Avorio e il Sudafrica stanno registrando epidemie legate a un ceppo diverso, che si è diffuso a livello globale nel 2022.
Due vaccini utilizzati durante questa epidemia sono Jynneos della Bavarian Nordic e LC16 della KM Biologics. Tuttavia, nessuno dei due è disponibile nella RDC o in Africa, dove la malattia è endemica da decenni. Solo LC16 è approvato per l’uso nei bambini.
Sebbene le autorità congolesi abbiano approvato questi vaccini a giugno, il governo non ha ancora presentato una richiesta ai produttori o ai donatori come gli Stati Uniti attraverso Gavi. Superare queste sfide è essenziale per garantire un accesso equo ai vaccini e contenere efficacemente l’epidemia di vaiolo.
È fondamentale che la comunità internazionale si mobiliti rapidamente per sostenere gli sforzi di vaccinazione nella RDC e nei paesi colpiti. La solidarietà e la cooperazione sono essenziali per affrontare questa crisi sanitaria e prevenire la diffusione della malattia. Lavorando insieme possiamo superare queste barriere e proteggere la salute e il benessere delle popolazioni vulnerabili.