Lo stallo legale all’interno dell’APC: quale percorso per l’unità del partito?

Il governo dei tribunali è di grande importanza nel contesto attuale all’interno del partito politico APC. Festus Fuanter, vice segretario nazionale del partito, ha espresso la sua posizione a seguito di una riunione del Comitato esecutivo nazionale (NWC) tenutasi a porte chiuse ad Abuja. L’Alta Corte dello Stato di Rivers si era pronunciata a favore dell’ex Comitato ad interim guidato da Tony Okocha, reintegrando il disciolto esecutivo di Beke.

Fuanter ha sottolineato che Beke, reintegrato dal tribunale, era stato precedentemente licenziato da un’altra giurisdizione e aveva presentato ricorso, ma ha deciso di non aspettare il verdetto per impegnarsi in un abuso dei processi giudiziari.

Ha affermato chiaramente che l’APC non si sente vincolata dalla sentenza dell’Alta Corte di Rivers che ripristina l’esecutivo statale disciolto. Sottolinea che il denunciante ha citato in giudizio il Presidente nazionale e il Segretario nazionale, ma non il partito stesso, sottolineando che non è possibile intentare causa contro un agente di un mandante identificato. Inoltre, ha ricordato l’esistenza di una sentenza ancora valida contro il capo Emeka Beke e Iheanyichukwu Azubuike, rispettivamente ex presidente e consigliere legale della Rivers APC.

Fuanter ha affermato che la decisione del tribunale non è vincolante per una persona o un’organizzazione che non sia parte in causa. Ha quindi sottolineato che il partito riconosce solo il Rivers Caretaker Committee, guidato da Tony Okocha, istituito per supervisionare gli affari dello stato.

Il vice segretario nazionale dell’APC ha confermato che il Comitato Esecutivo Nazionale del partito ha programmato una riunione del Comitato Esecutivo Nazionale (NEC) per il 12 settembre, previa approvazione del Presidente Bola Tinubu, leader nazionale del partito.

Questa complessa situazione giuridica solleva questioni cruciali sulla governance del partito APC e sottolinea l’importanza di rispettare le procedure legali per evitare conflitti interni. La decisione di non riconoscere la sentenza di reintegrazione del disciolto esecutivo statale solleva questioni che potrebbero incidere sulla stabilità e sull’unità del partito in vista della riunione del NEC.

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