Nella società congolese, le disuguaglianze ereditarie continuano a gravare pesantemente sulle spalle delle figlie maggiori, privandole dei loro legittimi diritti e relegandole al secondo posto nella distribuzione dei beni familiari. Nonostante i progressi giuridici a favore dell’uguaglianza di genere, persistono costumi e mentalità ancestrali, che limitano le prospettive delle donne in termini di eredità.
Le toccanti testimonianze di donne come Bénédicte, Chantal, Véronique e Anastasie rivelano una realtà dolorosa e ingiusta. Nonostante la dedizione alla famiglia, all’istruzione e al successo professionale, a queste donne viene negato il diritto alla loro quota di eredità a causa del loro genere. Per loro, essere i più anziani significa spesso essere relegati al ruolo di fornitori di sostegno morale e finanziario, senza riconoscimento o giusto compenso.
La pressione delle tradizioni e la discriminazione basata sul genere costituiscono i maggiori ostacoli per queste donne che aspirano alla piena uguaglianza nella condivisione dei beni familiari. La mentalità patriarcale e le usanze secolari perpetuano una grave ingiustizia, favorendo i figli maschi rispetto alle figlie maggiori, relegandoli a uno status inferiore, nonostante le loro capacità, impegno e dedizione alla famiglia.
Tuttavia, si levano voci a difesa dell’uguaglianza di genere in materia di eredità. Donne come Gisèle, studentessa di giurisprudenza, si stanno mobilitando per sensibilizzare la società su questo tema cruciale. Sottolineano l’importanza di far rispettare le leggi egualitarie e di combattere i pregiudizi e gli stereotipi che mantengono le donne in una posizione di subordinazione.
Le sfide affrontate dalle figlie maggiori quando si tratta di eredità sono molteplici. Persistono consuetudini, pressioni sociali, mancata conoscenza delle leggi e pregiudizi, che ostacolano la piena emancipazione delle donne nella società congolese. È urgente continuare la lotta per l’uguaglianza di genere, rafforzare l’applicazione delle leggi esistenti e promuovere una cultura del rispetto e dell’equità all’interno delle famiglie.
Dando voce a queste donne coraggiose, evidenziando le loro lotte e le loro aspirazioni, aiutiamo a portare avanti la causa dell’uguaglianza nella Repubblica Democratica del Congo. È tempo che la società riconosca pienamente il valore e i diritti delle figlie maggiori e lavori per un’equa condivisione dei beni familiari, ponendo fine alla discriminazione di genere che impedisce loro di prosperare pienamente e di contribuire allo sviluppo della loro comunità.