Il mondo della fotografia è un vasto campo artistico dove creatività e talento si incontrano per catturare attimi di vita, emozioni e realtà a volte difficili da osservare. In questo campo in continua evoluzione, i fotografi di talento si distinguono per la loro capacità di catturare l’essenza dell’umanità attraverso il loro obiettivo. È il caso di Moses Sawasawa, fotografo indipendente con sede in Congo, la cui collaborazione con l’Associated Press Agency dal 2021 ha fatto luce su questioni umanitarie, culturali, sanitarie e quotidiane.
La storia di Moses Sawasawa inizia nel 2015 all’età di 18 anni, in un contesto segnato dai conflitti nella Repubblica Democratica del Congo. Tuttavia, invece di concentrarsi sugli aspetti oscuri della realtà, sceglie di far luce sulle attività quotidiane attraverso il suo obiettivo. Ciò che lo affascina soprattutto sono gli esseri umani, in particolare donne e bambini, che occupano un posto di rilievo nelle sue fotografie.
La particolarità del suo approccio sta nella capacità di rivelare bellezza e umanità anche nelle situazioni più difficili. Il suo impegno per la fotografia umanista si riflette nelle sue foto che trascendono le barriere culturali e linguistiche per toccare il cuore di quante più persone possibile.
Una delle sue fotografie particolarmente sorprendenti è quella di un uomo di 90 anni affetto da vaiolo, scattata poco dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva dichiarato un’emergenza globale. Anche se la maggior parte dei casi di vaiolo colpiscono i bambini, Moses Sawasawa ha scelto di evidenziare la realtà degli adulti colpiti da questa malattia.
In questa immagine si avverte tutta la sensibilità e l’umanità del fotografo. Mentre aspetta pazientemente che l’uomo si svegli, Mosè stringe un legame con il nipote del malato, ascoltando con attenzione le storie di vita del vecchio. Armato della sua fotocamera Sony a7R Mark IV e del suo obiettivo GM 2.8 da 24-70 mm, cattura l’essenza stessa della sofferenza e della dignità nello sguardo stanco di quest’uomo dai lineamenti segnati dalla malattia.
Al di là della tecnica fotografica, è l’emozione e la profondità del momento catturato a rendere forte questa immagine. Ci immerge in una realtà spesso ignorata, evidenziando la forza e la vulnerabilità degli esseri umani di fronte alla malattia e alle avversità.
In definitiva, il lavoro di Moses Sawasawa ci ricorda che la fotografia è molto più di una semplice immagine congelata, è una testimonianza dell’animo umano, un riflesso della nostra comune umanità. Attraverso le sue foto toccanti e autentiche, ci invita ad aprire gli occhi sul mondo che ci circonda, a prendere coscienza di realtà spesso dimenticate e a celebrare la bellezza e la resilienza di ogni individuo, qualunque sia la sua condizione.