Acceso dibattito a Trinidad e Tobago sulla conservazione dei simboli coloniali

Nell’arcipelago marittimo di Trinidad e Tobago, in un piccolo auditorium è scoppiato un acceso dibattito, che ha messo in luce la questione se preservare o rimuovere i simboli coloniali che segnano il paesaggio di queste due isole dei Caraibi. La variegata popolazione di queste terre è intervenuta in una sessione vivace, evidenziando opinioni divergenti e talvolta accese.

Il governo, desideroso di raccogliere le opinioni dei residenti, ha posto la questione cruciale se statue, insegne e monumenti legati all’era coloniale dovessero essere rimossi. In una serie di toccanti interventi, voci provenienti da diverse etnie hanno preso la parola per esprimere le loro opinioni.

Alcuni sostenevano la necessità di preservare l’iconica statua di Cristoforo Colombo in un museo, mentre altri ne sostenevano la distruzione e immaginavano di lasciare che le persone ne calpestassero i resti polverosi. È emersa anche una proposta originale, che proponeva di riunire le statue di personaggi coloniali per realizzare una sorta di “piazza famigerata”.

La maggior parte dei relatori, supportata da numerosi commenti online, ha espresso sostegno alla rimozione dei simboli e dei nomi dell’era coloniale. Hanno sottolineato la necessità di decolonizzare lo spazio pubblico per riflettere l’indipendenza conquistata più di 60 anni fa.

L’iniziativa di Trinidad e Tobago fa parte di un movimento globale volto ad abolire i simboli dell’era coloniale, mentre la regione dei Caraibi chiede sempre più risarcimenti per la schiavitù. L’udienza pubblica ha avuto luogo poco dopo che il governo ha annunciato la riprogettazione dello stemma nazionale, sostituendo le tre navi di Cristoforo Colombo con lo steelpan, lo strumento musicale iconico della nazione caraibica.

Oltre a questa misura, alcuni hanno chiesto ulteriori modifiche. Un membro del popolo nativo americano, Eric Lewis, ha messo in dubbio la presenza della regina sullo stemma nazionale, sostenendone la rimozione.

Trinidad e Tobago, colonizzata prima dagli spagnoli poi dagli inglesi, porta ancora le cicatrici del suo passato coloniale per le strade e le piazze dell’arcipelago. La statua di Cristoforo Colombo intronizzata nell’omonima piazza della capitale è memoria di questa storia condivisa.

Il dibattito proseguirà presto nella vicina isola di Tobago, suscitando un forte interesse, con quasi 200 contributi ricevuti dal governo. Questa mossa dimostra il desiderio di Trinidad e Tobago di rivalutare la propria eredità coloniale e decidere il modo migliore per commemorarla o trascenderla per il futuro.

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