Il Museo Egizio di Torino ha recentemente attirato un’impressionante folla di visitatori durante le vacanze di agosto. Tra il 14 e il 18 agosto, quasi 18.000 persone hanno visitato il museo, con un picco di presenze il 15 e 16 agosto.
Questo entusiasmo è in gran parte spiegato dall’apertura di una nuova sala dedicata all’emblematica regina Nefertari. Questo evento fondamentale coincide con il bicentenario del museo e segue un tour mondiale di otto anni che mette in mostra la sua straordinaria collezione.
L’inaugurazione della Sala Nefertari è stata accolta con grande entusiasmo, con quasi 8.000 visitatori che hanno esplorato il museo solo nel primo fine settimana. Per celebrare degnamente questo importante traguardo, il Museo ha prolungato l’orario per accogliere il pubblico durante le festività del 15 agosto.
Famoso per le sue vaste collezioni, che contano più di 30.000 pezzi, il museo offre un’affascinante serie di manufatti, tra cui statue dei faraoni del Nuovo Regno, il tempio di Tuthmosis III e i resti sacri della comunità di Deir el-Medina.
Fondato dal re Carlo Felice di Savoia nel 1824, il museo era una testimonianza dell’egittomania che colpì l’Europa all’inizio del XIX secolo.
Questa nuova sala dedicata a Nefertari offre un accattivante tuffo nella storia dell’antico Egitto, mettendo in luce lo splendore e il mistero di questa antica civiltà. I visitatori potranno lasciarsi trasportare dalla ricchezza culturale e artistica dell’antico Egitto, ammirando i tesori accuratamente conservati all’interno del museo.
Al di là dell’attrazione turistica, questa nuova camera è un omaggio alla regina Nefertari, amata moglie di Ramses II, la cui bellezza e influenza politica hanno segnato la storia dell’Egitto. La sua tomba, situata nella Valle delle Regine, è una delle più sontuose e meglio conservate dell’antico Egitto, a testimonianza dell’importanza di questa regina nella società e nella religione dell’epoca.
In conclusione, l’apertura della Sala di Nefertari al Museo Egizio di Torino è un grande evento che permette non solo di scoprire il ricco patrimonio dell’antico Egitto, ma anche di rendere omaggio a una figura emblematica di questa affascinante civiltà. Questa nuova pietra miliare segna un capitolo importante nella storia del museo e rafforza il suo status di prezioso custode del patrimonio egiziano per le generazioni future.