Nell’inferno del carcere di Makala: caos, violenza e disperazione

Fatshimetrie è riuscita ad ottenere informazioni esclusive sull’allarmante situazione all’interno della prigione di Makala, lì sembra regnare il vero caos, facendo precipitare i detenuti in un universo distopico. Fonti interne descrivono un clima di totale disorganizzazione e di estrema tensione, dove le porte danneggiate durante gli ultimi disordini non sono ancora state riparate, consentendo così ai detenuti di muoversi liberamente e accentuando la sensazione di insicurezza.

Kuluna e altri detenuti considerati pericolosi vagano senza restrizioni, creando un ambiente adatto al conflitto e all’escalation della violenza. Nonostante il dispiegamento di forze militari per ristabilire l’ordine, la situazione sembra essere fuori dal controllo delle autorità, e gli spari di avvertimento contribuiscono a creare un clima di paura e incertezza tra i prigionieri.

A Makala la vita sembra sospesa, congelata in uno stato di decadimento e miseria. Le condizioni di vita sono deplorevoli, con infrastrutture carenti, carenza di acqua e cibo, servizi igienici intasati e accumulo di rifiuti nei corridoi diventati bui e silenziosi. Le visite vietate e il saccheggio delle riserve alimentari hanno gettato alcuni detenuti in una precarietà estrema, aggravata dalla mancanza di elettricità per preparare i pasti.

L’igiene è un problema reale, che compromette la salute dei detenuti che si ritrovano confinati in condizioni antigeniche, senza possibilità di lavarsi o smaltire i rifiuti. Questa situazione precaria minaccia la salute fisica e mentale dei detenuti, amplificando un sentimento di disperazione e abbandono.

Di fronte a questa crisi umanitaria, il primo ministro Judith Suminwa Tuluka ha deciso di tornare urgentemente a Kinshasa per supervisionare le operazioni e coordinare i soccorsi. Una valutazione provvisoria evidenzia perdite significative, con un numero allarmante di morti, feriti e ingenti danni materiali.

Fatshimetrie ha appreso che sono state adottate misure immediate per rafforzare la sicurezza a Makala, prevenire ulteriori fughe e garantire il trattamento dei feriti. La situazione resta critica, ma l’azione del governo sembra muoversi verso una gestione efficace della crisi, garantendo in ultima analisi la sicurezza e la dignità dei detenuti di Makala.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *