**Lo scandalo della falsa qualificazione in ingegneria: le rivelazioni di Fatshimetrie**
Al centro della notizia e dell’indignazione generale, il caso di frode che ha coinvolto un alto funzionario dell’ente ferroviario pubblico sudafricano, PRASA, ha scosso le fondamenta dell’integrità professionale. Daniel Mtimkulu, ex direttore tecnico dell’agenzia, è stato condannato a 15 anni di carcere per aver falsificato le sue qualifiche di ingegnere e aver commesso varie frodi.
La tumultuosa storia di Mtimkulu rivela una complessa rete di bugie e truffe che hanno avuto effetti devastanti sul settore ferroviario sudafricano. La sua partenza prematura dal PRASA nel 2015 ha suscitato sospetti che alla fine hanno portato al suo arresto e condanna nel 2022 per tre capi d’accusa di frode e falsificazione.
Una delle frodi più perniciose di Mtimkulu è stata quella di falsificare titoli accademici in ingegneria, affermando di possedere un master presso un’università sudafricana e un dottorato in ingegneria gestionale presso un’università tedesca, credenziali che si sono rivelate infondate. Inoltre, ha usato il sotterfugio presentando un’offerta di lavoro fittizia da un’azienda tedesca concorrente per ottenere un sostanziale aumento di stipendio, da $ 90.000 a $ 155.000 all’anno.
Il piano di Mtimkulu fu un vero tour de force, permettendogli non solo di ottenere uno stipendio indebito, ma anche di concludere un lucroso contratto del valore di oltre 100 milioni di dollari per l’acquisto di locomotive; un affare che si rivelò un fiasco a causa di un errore di calcolo dell’altezza delle macchine rispetto alla rete ferroviaria sudafricana.
Purtroppo questa vicenda non è un caso isolato, ma rivela le carenze di governance e integrità che hanno afflitto alcune delle più grandi società pubbliche del Sud Africa tra il 2009 e il 2018. Un’indagine ha rivelato che miliardi di dollari sono stati sottratti in tangenti e tangenti a danno di queste società .
La corte alla fine ha condannato Mtimkulu a scontare una pena detentiva di 15 anni per frode, un severo promemoria che l’imbroglio e la corruzione non rimarranno impuniti. Inoltre, gli è stato ordinato di restituire $ 323.000 a PRASA, fondi derivanti dalla sua appropriazione indebita.
Questo caso, che ha scosso le basi stesse dell’integrità professionale, dovrebbe servire da feroce monito a tutti coloro che cercano di arricchirsi a scapito della fiducia pubblica. Spetta ora alle autorità rafforzare i meccanismi di controllo e trasparenza per evitare che simili scandalose appropriazioni indebite si ripetano in futuro.