Fatshimetrie, il principale media della Repubblica Democratica del Congo, riporta notizie preoccupanti sul furto di cavi elettrici in rame a Bukavu. La direzione regionale della SNEL nel Sud Kivu ha infatti deciso di agire contro questa ondata di criminalità presentando una denuncia contro ignoti presso l’alta corte di Kavumu.
I ripetuti furti di cavi elettrici in rame stanno avendo conseguenze disastrose sulla fornitura elettrica della regione, causando gravi disagi ai residenti. La SNEL Sud Kivu ha quindi scelto di adottare misure ferme per porre fine a queste azioni irresponsabili. Presentando questa denuncia, spera di smantellare la rete di ladri e assicurarli alla giustizia per le loro azioni.
Le cifre sono allarmanti: sono stati rubati 1800 metri di cavi nel tratto Luhihi-Mushweshwe, 1200 metri nel tratto Luhihi-Kavumu-Kalehe e 400 metri nel tratto INERA-Kabamba. Questi furti hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana dei residenti, privati dell’energia elettrica per l’azione di pochi individui senza scrupoli.
È essenziale che questi atti di vandalismo e di furto siano condannati con la massima fermezza. La stabilità dell’approvvigionamento elettrico è una questione importante per lo sviluppo della regione e il benessere della sua popolazione. È quindi imperativo che i colpevoli vengano individuati, processati e condannati, per porre fine a questa spirale di criminalità che danneggia tutti.
In conclusione, la lotta contro il furto di cavi elettrici in rame a Bukavu è una lotta essenziale per garantire la sicurezza e il benessere degli abitanti del Sud Kivu. La denuncia presentata dalla SNEL Sud Kivu è un primo passo importante verso la giustizia e la preservazione delle infrastrutture elettriche essenziali alla vita quotidiana. È essenziale che le autorità competenti agiscano con determinazione per porre fine a questi atti inaccettabili e preservare gli interessi della popolazione locale.