Fatshimetrie, la popolare rivista di notizie e tendenze digitali, ha recentemente riportato una storia succosa che coinvolge l’ex governatore Samuel Ortom e accuse di mancato pagamento di tasse per l’incredibile cifra di 93,5 milioni di dollari. Secondo il rapporto, l’Autorità fiscale statale di Benue ha adottato un’azione drastica sigillando i locali di Oracle Business Ltd, di proprietà dell’ex governatore, a causa del massiccio default.
Questa azione, guidata dal presidente ad interim della BIRS, Sunday Odagba, e dal segretario legale e consigliere legale del consiglio, Ushahemba Dekaa, ha portato anche alla chiusura delle stazioni di servizio Jagshu e Ubgechi per importi non pagati di 2 . 1 milione di naira ciascuno. Queste misure fanno seguito a una decisione dell’Alta Corte di Makurdi che autorizza l’Ufficio di presidenza a far rispettare le conseguenze del mancato pagamento da parte delle aziende.
I funzionari della BIRS hanno sottolineato che, nonostante gli sforzi profusi per diversi anni per risolvere il problema con Oracle Business Ltd, la società ha continuato ad accumulare questo significativo debito fiscale. Nonostante i tentativi di trattative amichevoli e di richieste di ordine, la società ha persistito nel mancato pagamento, costringendo l’Ufficio di presidenza ad agire in conformità con la decisione del tribunale.
I funzionari della BIRS hanno stimato gli arretrati fiscali totali di Oracle Business intorno ai 100 milioni di naira, evidenziando la persistenza della società nel non adempiere ai propri obblighi fiscali nonostante le sue operazioni redditizie. Hanno insistito sul fatto che la legge è chiara: pagare le tasse è una responsabilità inevitabile e il mancato pagamento avrà delle conseguenze.
Nella testimonianza, l’amministratore delegato di Oracle Business Group, Chris Omiyi, ha contestato l’importo del debito fiscale, affermando di aver ridotto la cifra a N38 milioni dopo aver consultato gli esperti. Tuttavia, ha ammesso che rimaneva un disaccordo su N15 milioni, in attesa di risoluzione.
In risposta, il presidente ad interim della BIRS ha sottolineato che i sigilli applicati a Oracle Business e ad altre società erano una misura necessaria a seguito del mancato pagamento degli importi dovuti e ha sottolineato che l’operazione non aveva alcun motivo politico, ma era conforme alle norme vigenti leggi fiscali.
Questo caso evidenzia l’importanza fondamentale per le imprese e i privati di rispettare i propri obblighi fiscali e serve a ricordare che le autorità applicheranno la legge per garantire il corretto funzionamento del sistema fiscale. Una lezione su cui riflettere per tutti i contribuenti e gli imprenditori, piccoli o grandi che siano.