Fatshimetrie 9 settembre 2024: un’operazione congiunta delle Forze armate della Repubblica Democratica del Congo (FARDC) e dell’esercito ugandese (UPDF) ha consentito il rilascio di donne e bambini detenuti da terroristi delle Forze Democratiche e alleati (ADF) nel Nord Kivu, nell’est della RDC. Questa azione eroica portata avanti dalle forze militari mira a porre fine alle attività dannose di questo gruppo estremista e a garantire la sicurezza delle popolazioni locali.
Tra le persone salvate durante questa operazione c’era Atukwase Katushabe Jamilah, una donna di 32 anni catturata nelle reti dell’ADF nel 2008. Jamilah è stata costretta a sposare diversi comandanti dell’organizzazione terroristica, testimoniando così l’orrore e la barbarie subiti dagli ostaggi. sotto il giogo degli estremisti. Le forze congiunte delle FARDC e dell’UPDF continuano a portare avanti azioni volte a rintracciare i terroristi sparsi delle ADF, queste ultime hanno giurato fedeltà all’Iscap, il ramo affiliato all’Isis dello Stato islamico in Africa centrale.
Questo intervento militare congiunto è una continuazione degli sforzi compiuti dalla RDC e dall’Uganda per sradicare il gruppo terroristico ADF, responsabile di numerosi atti violenti e mortali nella regione orientale della RDC. La cooperazione tra questi due paesi vicini, sostenuta in particolare dal Segretariato della Conferenza internazionale sulla regione dei Grandi Laghi (ICGLR), consente di rafforzare la sicurezza e la stabilità nella regione neutralizzando le forze negative che minacciano la popolazione civile.
Nel dicembre 2021, il Segretariato dell’ICGLR ha accolto con favore la decisione delle autorità congolesi e ugandesi di unirsi nella lotta al terrorismo e di porre fine agli abusi commessi dalle ADF. Questa collaborazione regionale fa parte dei protocolli di mutua assistenza e non aggressione dell’ICGLR, volti a promuovere la sicurezza e la cooperazione tra gli Stati membri.
L’operazione Sokola 1, portata avanti con determinazione dalle forze armate congolesi e ugandesi, illustra l’impegno comune nella lotta al terrorismo e nella protezione delle popolazioni vulnerabili. La liberazione degli ostaggi dalle mani delle ADF è un barlume di speranza in questa regione tormentata da conflitti armati e violenza estremista, ricordando così l’importanza della solidarietà e della cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo e all’estremismo violento.