La Corte d’Appello respinge il caso contro Olumide Akpata del Partito Laburista di Edo

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Con una sentenza molto attesa, la Corte d’appello ha respinto una causa che cercava di squalificare Olumide Akpata come candidato del partito laburista per le elezioni per il governatorato del 21 settembre a Edo. La corte ha ritenuto che la denuncia presentata da un aspirante governatore scontento, Kenneth Imasuangbon, mancava di prove solide e verificabili a sostegno delle accuse contro Akpata.

La sentenza emessa dal giudice Okon Abang ha rilevato che Imasuangbon non ha utilizzato i meccanismi interni di risoluzione delle controversie del Partito laburista prima di rivolgersi alla Corte. Di conseguenza, la corte ha stabilito che la sua denuncia era giuridicamente prematura e non poteva essere presa in considerazione perché i prerequisiti non erano soddisfatti.

Il tribunale formato da tre membri ha inoltre osservato che il ricorrente non ha presentato i risultati contestati delle elezioni primarie del partito del 23 febbraio, che affermava di aver vinto. Il giudice Abang ha sottolineato che le accuse secondo cui Imasuangbon non avrebbe ricevuto risultati ufficiali dal Partito laburista non reggevano perché aveva un rappresentante alle elezioni primarie. Inoltre, il ricorrente non aveva chiamato a testimoniare un solo delegato tra coloro che affermava di averlo votato alle elezioni primarie.

Inoltre, la corte ha stabilito che le accuse di Imasuangbon secondo cui Akpata non aveva firmato il modulo di indennizzo erano vietate dalla legge e quindi prive di giurisdizione.

La decisione della Corte d’Appello conferma così la sentenza della Corte Federale del Benin resa dal giudice Babatunde Quadiri, che in precedenza aveva respinto la denuncia di Imasuangbon per infondatezza.

Imasuangbon nella sua denuncia aveva chiesto che Akpata fosse squalificato come candidato del partito laburista alle elezioni per il governatore, sostenendo che non era qualificato per contestare lo scrutinio. Aveva chiesto al Partito laburista di ritirare la candidatura di Akpata e di presentare il proprio nome come candidato legittimo, piazzandosi secondo alle elezioni primarie.

La decisione della Corte d’Appello segna una svolta in questo controverso caso. Fatshimetrie continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi e a fornire ai suoi lettori una copertura completa e informata di queste importanti novità.

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