Il recente vertice parlamentare filo-israeliano ad Addis Abeba, organizzato dalle organizzazioni Thinc., Allies of Israel e Africa-Israel Initiative, ha scatenato un’ondata di reazioni e ha evidenziato le questioni cruciali relative ai dibattiti sul conflitto israelo-palestinese.
Nel cuore di questo evento, deputati africani filo-israeliani provenienti da 25 paesi si sono riuniti per esprimere il loro sostegno a Israele, in un contesto internazionale segnato dalle critiche ai bombardamenti israeliani a Gaza. Questa mobilitazione mira a contrastare l’opinione pubblica africana prevalentemente filo-palestinese e a riaffermare la legittimità della causa israeliana all’interno dell’opinione mondiale.
I promotori del vertice sottolineano la necessità di ristabilire l’equilibrio nella narrativa mediatica che circonda le condanne internazionali di Israele, spesso percepite come pregiudizi ingiustificati. Secondo loro, è imperativo decostruire i discorsi dominanti e promuovere una comprensione più articolata delle questioni legali e politiche che circondano il conflitto israelo-palestinese.
Uno degli organizzatori, l’onorevole Erik Selle, insiste sull’importanza di mettere in discussione le interpretazioni del diritto internazionale, troppo spesso utilizzate per scopi ideologici. Sottolinea la necessità di dibattere le posizioni di ciascuna parte in modo obiettivo e informato, evidenziando gli aspetti spesso sconosciuti o trascurati del contesto giuridico e storico.
Allo stesso tempo, la dimensione religiosa occupa un posto centrale nella mobilitazione dei deputati filo-israeliani, che fanno affidamento su riferimenti giudaico-cristiani per legittimare il loro sostegno a Israele. I leader religiosi presenti al vertice, come il vescovo Dennis Nthumbi, sottolineano l’importanza della spiritualità nella comprensione del conflitto, inquadrando la guerra contro Israele come una lotta per la sovranità divina.
Tuttavia, nonostante gli sforzi dei lobbisti filo-israeliani in Africa, l’opinione pubblica e le istituzioni del continente rimangono largamente favorevoli alla causa palestinese. L’Unione Africana ha preso posizione in più occasioni condannando l’operato di Israele, dimostrando così una forte solidarietà con i palestinesi. Allo stesso modo, iniziative giudiziarie come il processo contro lo stato israeliano da parte del Sudafrica davanti alla Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite per genocidio dimostrano il desiderio di alcuni paesi africani di sostenere il diritto internazionale e i diritti umani.
In definitiva, il vertice parlamentare filo-israeliano di Addis Abeba mette in luce le tensioni e le complesse questioni che circondano i dibattiti sul conflitto israelo-palestinese in Africa. Man mano che le posizioni diventano più radicali e gli interessi politici e religiosi si intrecciano, appare fondamentale incoraggiare un dialogo costruttivo e rispettoso per promuovere una pace duratura ed equa nella regione.