Bambini che chiedono l’elemosina ad Anambra: un ostacolo persistente all’istruzione gratuita

Nel contesto attuale in cui il programma di istruzione gratuita del governatore Chukwuma Soludo mira a fornire opportunità di apprendimento a tutti i bambini di Anambra, è profondamente sconcertante che alcuni genitori scelgano ancora di mandare i propri figli a mendicare per strada.

Il commissario statale per l’informazione, Paul Nwosu, ha evidenziato questa realtà allarmante che mina gli sforzi del governo per modernizzare e rivitalizzare lo stato. Invece di andare a scuola, questi bambini sani si ritrovano sotto il Ponte degli Aroma e in altri centri urbani, a mendicare per sopravvivere.

Questa pratica non solo è tragica, ma vanifica lo scopo stesso del programma di istruzione gratuita attuato dal governatore Soludo. I bambini dovrebbero andare a scuola e beneficiare dell’istruzione gratuita loro offerta, invece di essere costretti a mendicare per strada per mantenere se stessi e i loro genitori.

È fondamentale adottare misure concrete per contrastare questa pratica. I genitori e le reti che espongono questi minori all’accattonaggio devono essere ritenuti responsabili, in conformità con la legge che vieta l’accattonaggio e la prostituzione minorile. Le agenzie governative competenti dovrebbero intensificare i loro sforzi per porre fine a questa situazione inaccettabile.

È giunto il momento che la società nel suo complesso prenda coscienza di questa realtà e si impegni attivamente nella tutela dei diritti dei bambini. Ogni bambino merita un’istruzione adeguata e un ambiente sicuro in cui prosperare. Spetta a tutti lavorare insieme per garantire che questi bambini non siano più costretti a mendicare per strada, ma possano beneficiare pienamente del loro diritto all’istruzione.

In definitiva, questa situazione evidenzia l’importanza fondamentale di una continua consapevolezza e di un’azione collettiva per garantire un futuro migliore a ogni bambino di Anambra. È tempo di agire, di porre fine all’accattonaggio infantile e di creare un ambiente in cui tutti i bambini possano realizzare il loro pieno potenziale.

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