**Macabra scoperta a LIANGA, RDC: l’orrore dei corpi senza vita abbandonati**
Nelle prime ore del mattino di questo mercoledì 11 settembre 2024, la città di LIANGA, situata nel cuore della provincia dell’Ituri nella Repubblica Democratica del Congo, è stata teatro di una terribile scoperta. Dodici corpi senza vita, in avanzato stato di decomposizione, sono stati ritrovati a BAPWAKINA, villaggio situato nel gruppo Babila Babombi. Questi cadaveri, testimoni silenziosi di incredibili violenze, portavano i segni di una barbara esecuzione, attribuita ai formidabili ribelli ugandesi delle ADF MTM.
Gli abitanti della regione vivono nel terrore da molti mesi, subendo attacchi mortali da parte dell’ADF MTM, la cui crudeltà sembra senza limiti. Il coordinamento del CRDH di Babila Babombi, attraverso la sua segretaria GRÂCE KAKINE, lancia l’allarme. I ribelli operano impunemente, lasciando dietro di sé morte e distruzione. Un vero e proprio orrore si è abbattuto sulla provincia dell’Ituri, dove la vita quotidiana è segnata dalla paura e dall’insicurezza.
Dall’inizio del 2024, il bilancio delle atrocità perpetrate dall’ADF MTM è aumentato in modo allarmante. Più di 320 persone hanno perso la vita nel regno di Babila-Babombi, nonostante le operazioni congiunte delle forze armate congolesi e ugandesi. La situazione sembra fuori controllo e la popolazione civile si trova intrappolata tra i gruppi armati e le forze di difesa che dovrebbero garantirne la protezione.
Di fronte a questa escalation di violenza, è imperativo rafforzare la sorveglianza e la protezione dei civili nella regione dell’Ituri. La mobilitazione della comunità internazionale e delle autorità nazionali è più necessaria che mai per porre fine a questo ciclo di terrore e sofferenza. Ogni vita persa è una tragedia che deve spingerci ad agire, per far sentire la voce delle vittime innocenti e senza voce di un conflitto omicida e distruttivo.
In questi tempi bui, dove regna l’impunità e la vita sembra priva di qualsiasi valore, è fondamentale ricordare che ogni essere umano merita rispetto e dignità. Le dodici vittime ritrovate a LIANGA non devono essere dimenticate, devono essere il simbolo del nostro impegno nella lotta contro l’orrore e l’ingiustizia. È tempo di agire, di formare un fronte unito contro la barbarie, affinché la pace e la sicurezza possano finalmente regnare sovrane in questa martoriata regione della RDC.
*Di [Nome dell’autore], per Fatshimetrie.*