L’ultima opera musicale di Asher Gamedze e The Black Lungs, intitolata “Constitution”, è molto più di un semplice album registrato durante una frenetica giornata a Cape Town. È una vera opera d’arte collettiva, che riunisce 10 musicisti di talento per creare un’esperienza sonora unica e rivoluzionaria.
Fin dalle prime note dell’album si avverte l’impegno politico e culturale che sta alla base di ogni brano. Prodotto in un contesto particolare caratterizzato da condizioni meteorologiche capricciose ed eventi logistici imprevisti, “Constitution” cattura l’energia e l’audacia che hanno presieduto alla sua nascita.
Riunendo musicisti con background diversi e sensibilità diverse, Asher Gamedze ha creato un ensemble dinamico e coeso, spingendo i confini tradizionali del jazz e della musica sperimentale. Ogni musicista porta il proprio colore, la propria voce, creando una sinfonia versatile e vibrante.
Il titolo stesso dell’album, “Constitution”, evoca sia un tributo che una critica alla Costituzione sudafricana. Esplorando le possibilità di una costituzione autonoma attraverso la musica poliritmica e le influenze modali, l’album mette in discussione le basi politiche e sociali della nostra società.
In questa creazione musicale complessa e impegnata, Asher Gamedze e il suo team difendono una visione alternativa di ciò che potrebbe essere una costituzione veramente inclusiva e trasformativa. Ci invitano a riflettere sui fallimenti e sulle promesse non mantenute delle nostre istituzioni, celebrando al contempo il potere rivoluzionario dell’arte e della musica.
Insomma, “Constitution” è molto più di un semplice album jazz. È un manifesto artistico, un grido di battaglia per un futuro migliore e più giusto. Con la sua durata generosa e brani incredibilmente ricchi, questo album ci offre un viaggio musicale accattivante e profondamente stimolante. Un’opera da ascoltare, assaporare e meditare, che risuona a lungo anche dopo aver suonato le ultime note.