Il mese scorso, l’India ha aggiunto un nuovo sottomarino a propulsione nucleare alla sua flotta navale: l’INS Arighaat. Durante la cerimonia di messa in servizio tenutasi presso la base navale di Visakhapatnam, il ministro della Difesa indiano Rajnath Singh ha sottolineato che questo sottomarino rafforza il deterrente nucleare dell’India di fronte alle minacce rappresentate da Cina e Pakistan.
Tuttavia, nonostante questi progressi, l’India rimane in una posizione di recupero rispetto alla Cina, che ha la più grande flotta navale del mondo, composta da sei sottomarini balistici a propulsione nucleare di classe Jin, superando i due sottomarini indiani di classe Arighaat e Arihant in termini di potenza di fuoco.
I sottomarini cinesi possono trasportare una dozzina di missili balistici con una gittata di almeno 8.000 chilometri e hanno la capacità di trasportare diverse testate nucleari. In confronto, i sottomarini indiani Arighaat e Arihant, entrambi lunghi 366 piedi e con un dislocamento di 6.000 tonnellate, sono equipaggiati con missili balistici K-15 Sagarika che possono essere lanciati da quattro tubi di lancio verticali. Tuttavia, la portata del K-15 è stimata solo a circa 750 chilometri, limitando così gli obiettivi che possono essere attaccati dall’Oceano Indiano.
I sottomarini di classe INS Arihant lottano per raggiungere obiettivi cinesi lungo il confine tra Cina e India dalle acque costiere, secondo Carl Schuster, analista ed ex direttore delle operazioni presso il Joint Intelligence Center del Comando del Pacifico degli Stati Uniti a nord del Golfo del Bengala pericolosamente superficiale per un sottomarino.
Nonostante queste limitazioni, l’India sta rafforzando le sue capacità di deterrenza in mare sviluppando capacità di risposta nucleare, in particolare con sottomarini dotati di missili a lungo raggio attualmente in fase di sviluppo. Questi missili potrebbero colpire obiettivi fino a 6.000 chilometri di distanza, dando all’India la capacità di colpire qualsiasi punto della Cina.
Matt Korda, direttore associato del Nuclear Information Project presso la Federation of American Scientists, ha affermato che l’India sta cercando una sofisticata forza navale nucleare per garantire una risposta nucleare credibile, scoraggiando così potenziali azioni ostili da parte della Cina.
Sebbene l’India abbia ancora molta strada da fare per raggiungere potenze navali come la Cina, la messa in servizio dell’INS Arighaat rappresenta un significativo passo avanti per la Marina indiana. Infatti, come ha sottolineato Tom Shugart, ex comandante di sottomarini della Marina americana e membro del team del Center for a New American Security, il possesso di sottomarini balistici con capacità nucleare è spesso considerato un indicatore di potere per le grandi nazioni..
In conclusione, sebbene l’India debba affrontare sfide nella deterrenza nucleare in mare, lo sviluppo delle sue capacità sottomarine e il rafforzamento della sua flotta balistica sono passi cruciali per garantire la sua sicurezza e sovranità di fronte alle minacce regionali. L’INS Arighaat segna così un passo avanti nella strategia di difesa dell’India e dimostra la sua volontà di rafforzare la propria posizione nel panorama marittimo regionale.