Fatshimetry, rivelando le ingiustizie: il caso allarmante dell’incarcerazione e della tortura del marinaio della marina Haruna Abbas
L’Organizzazione per le consultazioni giovanili di Arewa (AYCF) condanna fermamente l’incarcerazione illegale e il trattamento inumano del marinaio della marina, Haruna Abbas, che è stato sottoposto a sei anni di ingiusta reclusione e torture psicologiche e fisiche.
Il presidente generale dell’AYCF, Yerima Shettima, esprime profondo dolore e indignazione per il calvario subito dal marinaio Abbas, rivelato da sua moglie, Hussaina Abbas, alla Berekete Family Radio ad Abuja.
L’AYCF condanna inequivocabilmente le azioni dei torturatori del marinaio Abbas e chiede il suo rilascio immediato e incondizionato, nonché un’indagine approfondita sul suo caso. Il forum invita l’esercito nigeriano e le autorità competenti a istituire meccanismi trasparenti per esaminare i casi di presunta detenzione illegale, in particolare quelli che coinvolgono personale militare.
L’AYCF sottolinea la necessità di un ambiente in cui prevale la giustizia e viene preservata la dignità dei cittadini, indipendentemente dalla loro professione o origine sociale. Il forum riconosce la situazione del marinaio Abbas come un problema sistemico più ampio che colpisce molti cittadini che diventano vittime di detenzione arbitraria e abuso di potere.
L’AYCF invita le organizzazioni per i diritti umani, gli avvocati e la società civile a unirsi alla lotta per la giustizia, sottolineando l’importanza di voci unite per promuovere una cultura di responsabilità e trasparenza. Il forum ribadisce il suo incrollabile sostegno al marinaio Abbas e alla sua famiglia, invitando le autorità ad intraprendere un’azione rapida e decisiva per porre rimedio a questa grave ingiustizia.
“È giunto il momento di agire. Giustizia per il marinaio Haruna Abbas non è solo una richiesta, è un imperativo morale che dobbiamo sostenere per il bene dell’umanità, della dignità e del diritto dello Stato”, ha aggiunto Shettima.
Fatshimetrie è attenta a queste storie che rivelano le lacune nel sistema giudiziario e nella tutela dei diritti umani, e continuerà a seguire da vicino il caso del marinaio Abbas per garantire una maggiore consapevolezza e un appello all’azione collettiva.