La comunità Ezinano ad Awka denuncia il presunto coinvolgimento della polizia nei conflitti fondiari

La comunità Ezinano di Awka, nello stato di Anambra, ha recentemente presentato una petizione alla Police Service Commission (PSC) per denunciare il presunto coinvolgimento della polizia in controversie fondiarie. I ricorrenti sostengono che la polizia usa armi da fuoco, molesta, minaccia e intimidisce i membri della comunità, mentre interferisce nelle questioni relative alla terra.

Più specificamente, accusano i funzionari dello squadrone di intervento rapido di Awkuzu di essere all’origine di queste attività illegali. La controversia ruota attorno ad una questione fondiaria tra la comunità di Ezinano e il villaggio di Umuzuocha, attualmente pendente davanti all’Alta Corte. Nonostante i procedimenti legali in corso, si dice che la polizia abbia aiutato i residenti di Umuzuocha a distruggere raccolti, frutti e alberi economici nella comunità di Ezinano.

Ciò avviene nonostante le restrizioni imposte dal PSC al coinvolgimento della polizia nelle questioni civili, comprese le controversie sulla terra e sui matrimoni. Il 4 settembre 2024, una squadra di polizia guidata da Supol Iburu Ifeanyi ha fatto irruzione nella terra contesa, sparando sporadicamente e minacciando i membri della comunità. Il presidente della gioventù, Tochukwu Nwokoye, è stato aggredito, arrestato e portato alla stazione di Awkuzu. I firmatari sostengono inoltre che la polizia ha fornito sicurezza agli oppositori, ha distrutto strutture e ha cacciato via le donne con il fuoco AK 47.

Episodi simili si erano verificati in passato, con proteste e scontri tra i residenti di Awka e la polizia per dispute fondiarie. Il commissario di polizia dello stato di Anambra ha precedentemente negato il coinvolgimento della polizia in questioni fondiarie, sottolineando il suo ruolo nel mantenimento dell’ordine pubblico.

I firmatari sollecitano il PSC a indagare e ad adottare misure disciplinari nei confronti delle persone coinvolte. Tra i firmatari ci sono Ọzọ Ezekwesili Ọ., Ọzọ Dennis Okoli, Chidozie Oforah e altri. La situazione solleva preoccupazioni riguardo al rispetto dello stato di diritto e alla tutela dei diritti delle comunità locali di fronte a potenziali violazioni da parte delle forze dell’ordine.

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