La recente spoliazione dell’edificio che ospita la divisione provinciale di genere, famiglia e bambini nel Kasai Centrale, nella Repubblica Democratica del Congo, ha suscitato un’ondata di indignazione tra i funzionari locali e la popolazione. Le donne, in particolare, hanno espresso il loro sgomento durante una sessione di lavoro a Kananga, deplorando l’atto di vandalismo che ha portato alla distruzione di questo luogo simbolico per la difesa dei diritti delle donne e dei bambini.
È allarmante notare che gli interessi egoistici di alcuni politici hanno portato alla spoliazione di questo edificio, mettendo così a repentaglio i servizi essenziali offerti alle donne e ai bambini nella regione. Il risanamento realizzato quasi due anni fa grazie a partner stranieri è stato spazzato via in un attimo, lasciando la divisione provinciale incapace di compiere la sua missione.
La delegazione delle donne ha espresso chiaramente la propria richiesta di giustizia chiedendo il recupero dell’edificio e riparazioni adeguate. Hanno sottolineato l’importanza di preservare il patrimonio statale e di garantire l’accesso ai servizi pubblici per tutti, senza discriminazioni o interferenze politiche.
In questo contesto, fondamentale è l’intervento del Ministro nazionale dell’Urbanistica e dell’Edilizia. La sua promessa di avviare un’indagine per identificare i responsabili di questa spoliazione e di recuperare tutti i beni immobili acquisiti illegalmente è un primo passo verso la giustizia e la riparazione.
È imperativo garantire la tutela della proprietà pubblica e garantire che gli interessi personali non prevalgano sull’interesse generale. La lotta contro l’esproprio della proprietà pubblica deve essere una priorità a tutti i livelli di governo, al fine di garantire lo stato di diritto e proteggere i diritti fondamentali di tutti i cittadini.
In conclusione, la spoliazione dell’edificio della divisione provinciale di Genere, Famiglia e Bambini nel Kasai Centrale è un affronto alla dignità delle donne e dei bambini nella regione. È tempo di correggere questa ingiustizia e garantire il rispetto delle leggi e dei diritti di tutti, per un futuro più giusto ed equo per tutti.