Il caso presso la Corte Federale di Abuja riguardante la possibile rimozione del dottor Abdullahi Ganduje dalla sua posizione di presidente nazionale dell’All Progressives Congress (APC) ha preso oggi una svolta inaspettata. Infatti, la data della sentenza, inizialmente prevista per oggi, è stata rinviata al 23 settembre a causa dell’assenza del fascicolo in udienza.
Secondo le informazioni raccolte dall’agenzia di stampa della Nigeria, le parti coinvolte nel caso sono state contattate dalla cancelleria del tribunale per fissare una nuova data, poiché la sentenza non era pronta. Questo rinvio della decisione ha sorpreso molti osservatori che attendevano con impazienza l’esito di questa vicenda.
La sentenza era stata fissata in precedenza dal giudice Inyang Ekwo per il 5 luglio, poi rinviata a oggi. All’udienza precedente gli avvocati del querelante, Benjamin Davou, nonché gli avvocati della difesa hanno presentato le loro argomentazioni a favore e contro la causa.
Il denunciante, il Forum Centro-Nord APC, guidato da Saleh Zazzaga, mette in dubbio la legittimità della nomina di Ganduje a presidente dell’APC quando non proviene dalla zona geopolitica Centro-Nord. Nella loro petizione, chiedono alla corte di costringere Ganduje a smettere di candidarsi alla presidenza dell’APC, nonché di ordinare alla Commissione elettorale nazionale indipendente (INEC) di non riconoscere le azioni intraprese dall’APC dalla nomina di Ganduje nell’agosto 2023.
L’argomentazione principale avanzata dal denunciante è che la nomina di Ganduje in sostituzione di Abdullahi viola la costituzione del partito. Questo perché Ganduje proviene dallo stato di Kano nella zona geopolitica nord-occidentale, mentre Abdullahi proviene dallo stato di Nasarawa nella zona geopolitica centro-settentrionale. Secondo il denunciante, questa nomina sarebbe contraria all’articolo 31.5(1) f della costituzione dell’APC e eccederebbe i poteri del Comitato Esecutivo Nazionale del partito.
Questo caso illustra le tensioni politiche che possono sorgere all’interno dei partiti politici, in particolare quando si tratta di nomine ad alto livello. Spetta ora alla Corte pronunciarsi e chiarire la legittimità della nomina di Ganduje a presidente dell’APC. Appuntamento al 23 settembre per conoscere gli esiti di questa vicenda che suscita forti reazioni all’interno della classe politica nigeriana.