Il Comitato Ministeriale Arabo-Islamico per Gaza si unisce per la pace e il riconoscimento palestinese

Il Comitato Ministeriale Arabo-Islamico per Gaza si è riunito oggi ad Amman, capitale della Giordania, per coordinare gli sforzi volti a porre fine alla guerra a Gaza e sostenere il riconoscimento dello Stato palestinese. Questo gruppo di ministri, incaricato dal Vertice straordinario congiunto arabo-islamico su Gaza, ha discusso per stabilire un programma che intendono presentare all’intera comunità internazionale.

In una conferenza stampa dopo l’incontro, Ayman Safadi, vice primo ministro della Giordania, ha dichiarato: “Ci presenteremo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite con una posizione e richieste chiare, dove una serie di incontri si concentreranno sugli sforzi per porre fine all’aggressione israeliana nel Striscia di Gaza, la pericolosa escalation nella Cisgiordania occupata e le minacce contro il Libano, e di inviare un segnale di allarme per evitare che il governo israeliano spinga la situazione nella regione nel baratro.”

È giunto il momento che la comunità internazionale agisca. Ci sarà un prezzo da pagare se Israele continuerà a perseguire politiche che violano il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale, ha aggiunto.

L’incontro mirava anche ad affrontare la catastrofe umanitaria in corso, garantire la consegna di aiuti umanitari a tutte le regioni colpite e discutere le modalità per “sostenere il riconoscimento dello Stato palestinese, garantire la realizzazione dei diritti del popolo palestinese e incoraggiare la sicurezza e la pace”. nella regione e nel mondo” durante il prossimo segmento ad alto livello della 79a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

Inoltre, i membri hanno discusso gli sforzi congiunti per attuare la soluzione dei due Stati creando uno Stato palestinese basato sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

Questo comitato, che comprende rappresentanti di Arabia Saudita, Palestina, Giordania, Egitto, Qatar, Turchia, Indonesia, Nigeria, Bahrein, nonché il capo della Lega araba e il capo dell’Organizzazione per la cooperazione islamica, è stato istituito nel novembre dello scorso anno raggiungere un cessate il fuoco, facilitare gli aiuti umanitari a Gaza e sviluppare un piano d’azione per raggiungere la soluzione dei due Stati.

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