Le sfide della riforma elettorale locale in Nigeria

Nel mondo politico della Nigeria, una frenesia legislativa agita i corridoi dell’Assemblea nazionale, dove sta emergendo la possibilità di una grande trasformazione nel processo elettorale locale. Il Senato, infatti, si prepara ad esaminare un disegno di legge volto a istituire un nuovo organismo responsabile dell’organizzazione delle elezioni a livello di autorità locali, in sostituzione delle commissioni elettorali statali indipendenti (SIEC).

L’idea di affidare lo svolgimento delle elezioni comunali a un nuovo organismo, denominato Commissione Elettorale Locale Nazionale Indipendente (NILGEC), emerge in un contesto segnato da appassionati dibattiti sull’efficacia dei SIEC. Alcuni sostenitori di questa riforma sostengono che le precedenti elezioni locali condotte dall’INEC nel 1998 hanno fornito un voto più giusto, a differenza delle successive elezioni dominate dai partiti al governo sotto l’egida dei SIEC.

Se il disegno di legge, guidato dal senatore Mohammed Sani Musa, verrà adottato, il NILGEC sarà responsabile dell’organizzazione delle elezioni dei presidenti dei consigli municipali e dei consiglieri locali, nonché di qualsiasi altra questione relativa alle autorità locali come terzo livello di governo.

Questa iniziativa fa seguito alla decisione della Corte Suprema di abolire i conti congiunti degli stati e dei governi locali, resa nel luglio 2024. Questo interrogativo solleva questioni fondamentali sulla forma di federalismo che la Nigeria desidera adottare: due livelli o tre livelli. Mentre la Costituzione riconosce gli Stati come unità federali, l’articolo 162 della Costituzione del 1999 stabilisce il funzionamento di un conto congiunto statale/locale.

Tuttavia, per realizzare il progetto NILGEC, l’Assemblea nazionale dovrà modificare o abrogare l’articolo 197 della Costituzione, che prevede l’esistenza di commissioni elettorali statali indipendenti. Questa evoluzione legislativa potrebbe portare a un’impasse costituzionale in materia di conti congiunti statali/locali e di attuazione della nuova legge, a meno che non vengano modificati gli articoli 162 e 197 della Costituzione.

Di fronte a questa prospettiva, il gruppo YIAGA Africa raccomanda di rafforzare i SIEC invece di eliminarli. Secondo l’organizzazione, l’abolizione dei SIEC rischierebbe di indebolire la democrazia locale e di concentrare ulteriormente il potere a livello federale. Al contrario, le riforme legali e istituzionali migliorerebbero la democrazia locale e preserverebbero l’integrità delle elezioni municipali.

Nel 2022, l’Assemblea nazionale ha introdotto nella legge elettorale del 2022 disposizioni volte a regolamentare le elezioni locali, al fine di salvaguardarne l’integrità. I SIEC sono ora tenuti a rispettare le procedure definite dalla legge elettorale del 2022. Gli Stati hanno quindi adattato le loro leggi elettorali per conformarsi ai nuovi requisiti..

Per promuovere una solida democrazia elettorale a livello di governo locale, YIAGA Africa raccomanda diverse misure, come garantire l’indipendenza operativa, amministrativa e finanziaria dei SIEC, chiarire la durata del mandato dei funzionari eletti locali e stabilire meccanismi di equità decentralizzati.

In breve, la prevista transizione al NILGEC rappresenta un importante punto di svolta nel panorama politico nigeriano, sollevando questioni cruciali in termini di governance locale e democrazia partecipativa. Il dibattito sul futuro dei SIEC e l’istituzione di una nuova commissione elettorale nazionale locale dimostrano le sfide e le opportunità inerenti al consolidamento delle pratiche democratiche in Nigeria.

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