Tre attivisti della nazione Yoruba arrestati per secessione a Osun

**Titolo: Tre attivisti della nazione Yoruba arrestati per secessione a Osun**

La Repubblica della Nigeria deve affrontare nuove sfide nella sua ricerca di unità e coesione nazionale, con l’arresto di tre presunti militanti della nazione Yoruba nello stato di Osun. Le persone in questione, identificate come Fagbuyi Oluwafemi, Joy Faseyeku e Alabede Janet, sono state arrestate mentre difendevano apertamente l’indipendenza della nazione yoruba.

Secondo il portavoce della polizia dello stato di Osun, Emmanuel Giwa-Alade, i sospettati sono stati scoperti al mercato di Obada, Ikire, dove stavano distribuendo volantini e tenendo discorsi esortando la gente a unirsi alla causa della nazione yoruba. Durante il loro arresto sono stati sequestrati diversi oggetti incriminanti, tra cui una bandiera del movimento Oodua Nation, un treppiede, un megafono, telefoni cellulari, volantini e un berretto con la scritta “Yoruba Nation”.

Il principale accusato, Fagbuyi Oluwafemi, di 61 anni e originario di Akure, nello stato di Ondo, avrebbe dichiarato a un pubblico di commercianti del mercato di Obada che la Nigeria come entità si è conclusa nel 2014, a seguito di 100 anni di fusione. Si dice che abbia esortato i residenti a rinunciare alla loro fedeltà alla nazione nigeriana e a sostenere la causa della nazione yoruba. Dopo il suo arresto, il caso è stato deferito al Dipartimento statale di investigazione penale prima di essere deferito alla Corte federale.

Un’indagine diligente ha portato all’arresto di altre due persone, Joy Faseyeku e Alabede Janet, rispettivamente di 63 e 64 anni, a Osogbo e Ikire. Le autorità hanno affermato che i sospettati sono stati accusati e saranno consegnati alla giustizia in conformità con la legge.

Questa situazione solleva interrogativi sulle tensioni etniche e regionali in Nigeria ed evidenzia le richieste secessioniste all’interno della nazione yoruba. Le autorità devono rimanere vigili per garantire la sicurezza e l’unità del Paese, rispettando nel contempo il diritto alla libertà di espressione e di associazione di tutti i cittadini.

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