Gli insegnanti della provincia di Maï-Ndombe chiedono il pagamento dei loro stipendi marciando a Inongo

Gli insegnanti delle scuole pubbliche della provincia di Maï-Ndombe hanno deciso di far sentire la loro voce con una marcia di protesta a Inongo il 19 settembre. In questione: il mancato pagamento dello stipendio per il mese di agosto da parte dell’agente pagatore Caritas Développement. La rabbia si sta diffondendo tra questi professionisti dell’istruzione, di fronte a ritardi ricorrenti nella loro retribuzione, che minano la loro stabilità finanziaria e la loro motivazione sul lavoro.

La manifestazione, iniziata nello spazio madre Yaka e terminata presso l’Ispettorato provinciale dell’istruzione, è stata l’occasione per gli insegnanti di esprimere il loro malcontento in modo pacifico ma determinato. Gli slogan cantati e i cartelli branditi erano un messaggio chiaro alla Caritas: “Caritas, per favore onora i nostri salari”. La loro frustrazione era palpabile, a dimostrazione delle difficoltà finanziarie in cui si trovano a causa dei ricorrenti ritardi nei pagamenti.

Alla domanda sul motivo di questa azione, uno dei manifestanti ha espresso il suo disappunto per la situazione: “Abbiamo marciato oggi in città per mostrare alle autorità che la Caritas non ha ancora pagato il nostro stipendio mensile. “Adesso siamo già verso agosto fine settembre la Caritas continua a pagarci in ritardo, per questo siamo scesi in piazza per chiedere il nostro stipendio alla Caritas.” Questo grido di angoscia riassume il sentimento di ingiustizia e di abbandono provato da questi insegnanti che lavorano ogni giorno per l’educazione delle generazioni future.

Purtroppo, nonostante i tentativi di ottenere una reazione da parte della Caritas Développement, non è stata ottenuta alcuna risposta. Questo atteggiamento di silenzio rafforza il sentimento di impotenza e frustrazione degli insegnanti, che sono privati ​​del loro legittimo diritto di ricevere puntualmente lo stipendio. La questione della regolarità dei pagamenti e del rispetto del lavoro svolto da questi attori chiave della società merita di essere affrontata seriamente dalle autorità competenti.

In definitiva, questa marcia rabbiosa degli insegnanti di Inongo mette in luce una realtà preoccupante: il mancato rispetto delle scadenze per il pagamento degli stipendi e le sue conseguenze disastrose sulla stabilità morale e finanziaria dei lavoratori. È urgente che vengano adottate misure per garantire il pagamento tempestivo della retribuzione e il rispetto del lavoro svolto da questi professionisti dedicati. Il diritto a una retribuzione giusta e tempestiva è un pilastro essenziale della qualità della vita sul lavoro e del riconoscimento dell’impegno degli insegnanti a favore dell’istruzione e del futuro della società.

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