Il discorso del Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Félix-Antoine Tshisekedi Tshilombo, durante la 79esima sessione dell’Assemblea Generale dei Capi di Stato e di Governo presso l’ONU, ha evidenziato una crisi umanitaria senza precedenti, dovuta alla recrudescenza del terrorismo M23 gruppo sostenuto dal Ruanda. Questa situazione ha provocato lo sfollamento di quasi sette milioni di persone all’interno del paese, creando un disagio inimmaginabile per molte famiglie.
Nel suo discorso, il presidente Tshisekedi ha condannato fermamente le azioni del Ruanda e ha invitato la comunità internazionale ad adottare misure ferme e concrete per porre fine a questa crisi. In particolare, ha chiesto il ritiro immediato delle truppe ruandesi dal territorio congolese, sottolineando il ruolo dannoso di questo paese nella destabilizzazione della regione.
Nonostante questa situazione allarmante, il Presidente ha anche espresso il suo sostegno al processo di pace di Luanda, sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo per ripristinare la fiducia ed evitare un’escalation del conflitto. Ha affermato l’impegno della RDC a proseguire gli sforzi per stabilire una pace duratura nell’est del paese e per promuovere lo sviluppo sociale ed economico delle comunità colpite dal conflitto.
Félix Tshisekedi ha inoltre invitato i partner internazionali a sostenere il Programma di disarmo, smobilitazione, ripresa e stabilizzazione della comunità (PDDRC-S), sottolineandone il ruolo cruciale nel pacificare le aree colpite dal conflitto nell’est della RDC.
In sintesi, il discorso del presidente Tshisekedi evidenzia la gravità della situazione nella RDC e chiede un’azione concertata e decisiva per porre fine alla crisi umanitaria che affligge la regione. La sua determinazione a lavorare per la pace e lo sviluppo del Paese è un messaggio forte rivolto alla comunità internazionale, sottolineando l’imperativo di trovare soluzioni durature per porre fine alla sofferenza delle popolazioni locali.