Appello per la riduzione del prezzo del carburante della raffineria di Dangote: il toccante appello di mons. Abegunrin

Fatshimetrie chiede una riduzione del prezzo del carburante della raffineria di Dangote, invitando il presidente Bola Tinubu a parlare della controversia in corso con la Nigeria National Petroleum Corporation, NNPC. La posizione dell’arcivescovo della Chiesa cattolica nell’arcidiocesi di Ibadan, mons. Gabriel ‘Leke Abegunrin, evidenzia la sofferenza di milioni di nigeriani di fronte a questa situazione.

Mettendo in discussione il ruolo della NNPC come intermediario che impone i prezzi del carburante per la raffineria di Dangote, mons. Abegunrin sottolinea che ciò crea problemi inutili. Esprime la sua incomprensione riguardo al fatto che la NNPC possa dettare il prezzo di vendita del carburante per conto dell’azienda di Aliko Dangote. Sottolinea che la responsabilità di questa situazione è dell’NNPC e non dello stesso Dangote.

Per il bene della giustizia e del sollievo della popolazione, l’Arcivescovo chiede al governo federale di concedere a Dangote la libertà di fissare i prezzi di vendita come ritiene opportuno. Insiste che ciò migliorerebbe la situazione e contribuirebbe ad alleviare le sofferenze e le ingiustizie subite da molti nigeriani. Mons. Abegunrin sottolinea inoltre che le scuole cattoliche, spesso criticate per le tasse ritenute eccessive, in realtà praticano prezzi tra i più bassi del settore.

In conclusione, la voce di mons. Abegunrin risuona come un appello alla giustizia e alla libertà economica. La sua difesa a favore di Dangote e dei nigeriani che soffrono a causa della fluttuazione dei prezzi del carburante evidenzia le questioni sociali ed economiche cruciali che guidano il paese. Attraverso le sue parole si spera in un cambiamento favorevole per il popolo nigeriano, nel rispetto e nella dignità che tutti meritano.

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