Bassirou Diomaye Diakhar Faye, presidente del Senegal, è intervenuto recentemente all’Assemblea generale delle Nazioni Unite per esprimere le sue preoccupazioni sulla situazione nel Sahel. Ha criticato fortemente il Consiglio di Sicurezza per la sua inerzia di fronte alle tragedie e alla destabilizzazione che colpiscono la regione. Faye ha sottolineato l’importanza di preservare la pace e la sicurezza in Africa per garantire la pace nel mondo. Ha deplorato che il Sahel sia diventato teatro di rivalità tra potenze straniere, accentuando così la situazione instabile nella regione.
Il presidente ha anche chiesto un cessate il fuoco a Gaza, condannando le pratiche economiche ingiuste che ostacolano la prosperità dei paesi del sud. Ha evidenziato le sfide poste dal commercio illegale e dall’evasione fiscale, sottolineando la necessità di affrontarle per promuovere lo sviluppo equo delle nazioni.
Inoltre, Faye si è espresso a favore di un’adeguata rappresentanza dell’Africa all’interno degli organi direttivi delle istituzioni multilaterali. Ha sottolineato l’urgenza di un’azione rafforzata da parte dei paesi sviluppati per finanziare una transizione giusta ed equa di fronte alla crisi climatica. Il presidente ha sottolineato la responsabilità storica delle nazioni economicamente avanzate in questo ambito, sottolineando la necessità di proteggere il pianeta senza compromettere il diritto delle nazioni più vulnerabili a perseguire il proprio sviluppo.
Faye ha anche criticato l’introduzione unilaterale di norme di civiltà che, a suo dire, minano la stabilità e la pace globali. Il suo discorso sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale per affrontare le attuali sfide globali e garantire un futuro più sicuro e prospero per tutti.
In conclusione, il discorso di Bassirou Diomaye Diakhar Faye evidenzia le questioni critiche che affliggono il Sahel e il resto del mondo, chiedendo al contempo un’azione collettiva e concertata per affrontare queste sfide e costruire un futuro migliore per tutti.