Nel cuore della città di Bunia, nella provincia dell’Ituri nella Repubblica Democratica del Congo, una piaga allarmante colpisce centinaia di donne e ragazze sfollate: la violenza sessuale di genere. Dall’agosto scorso, la ONG Solidarietà femminile per la pace e lo sviluppo integrale (SOFEPADI) ha registrato non meno di centosettantacinque casi di questi indicibili abusi.
Secondo le toccanti testimonianze raccolte da Noella Alifwa, coordinatrice di SOFEPADI a Bunia, la maggior parte delle vittime sono sfollate a causa della guerra, la maggior parte delle quali hanno meno di 18 anni. Una tragica constatazione che rivela l’estrema vulnerabilità di queste donne e ragazze, già segnate dagli orrori del conflitto armato che infuria nella regione.
Le conseguenze di questa violenza sono devastanti: infezioni sessualmente trasmissibili, gravidanze indesiderate, profondi traumi psicologici… Di fronte a questo disagio, la ONG SOFEPADI si mobilita sul campo per offrire alle vittime un’assistenza completa. Dal sostegno medico e psicologico all’assistenza legale, compreso il reinserimento socioeconomico, ogni aspetto della ricostruzione fisica ed emotiva dei sopravvissuti è curato con dedizione.
Noella Alifwa mette in guardia dal silenzio che circonda questi atti atroci, sottolineando l’importanza di denunciare gli aggressori per spezzare il ciclo di violenza e consentire alle vittime di riconquistare la propria dignità. Sottolinea le condizioni di vita precarie nei siti degli sfollati, che esacerbano il rischio di violenza sessuale.
Al di là dell’urgenza della situazione, il coordinatore SOFEPADI chiede una soluzione a lungo termine: il ritorno alla pace nelle regioni di origine degli sfollati. Perché è garantendo sicurezza e stabilità che potremo davvero proteggere i più vulnerabili e porre fine a questa tragedia umana che colpisce duramente le donne e le ragazze di Bunia.
In definitiva, la lotta contro la violenza sessuale di genere non può essere dissociata dalla più ampia ricerca di giustizia, dignità e rispetto dei diritti fondamentali di ciascun individuo. La lotta per un futuro migliore per tutti deve essere perseguita instancabilmente, in un’ondata di solidarietà ed empatia verso i più vulnerabili della nostra società.