Nella piccola cittadina di Kabimba, nel cuore del territorio di Kalemie, regnano i disordini. Gli abitanti, stanchi di vedere prosperare lo sfruttamento del cemento senza che venisse concesso alcun compenso alla comunità locale, hanno deciso di esprimere la loro indignazione. L’azienda GLC si ritrova così al centro di una polemica, accusata dalla società civile locale di non contribuire allo sviluppo della regione nonostante le sue attività lucrative.
La vicenda prende una piega più seria quando la coordinatrice delle forze attive di Kalemie, Kisika Lumumba, rivela che GLC ha rifiutato nel 2023 un memorandum d’intesa volto a garantire benefici positivi alla comunità. Questo rifiuto si accompagna al mancato rispetto di un calendario che prevede azioni concrete, come la fornitura di acqua potabile, l’elettrificazione della città o l’asfaltatura delle strade locali. Di fronte a questo disprezzo degli impegni presi, la rabbia cresce tra gli abitanti di Kabimba.
La manifestazione orchestrata dalla società civile Kalemie mira a denunciare con forza questa situazione. I manifestanti hanno espresso pubblicamente il loro malcontento, arrivando addirittura a bussare alle porte dell’azienda GLC per far sentire le loro richieste. La reazione delle autorità locali, simboleggiata da spari in aria per disperdere i manifestanti, testimonia la palpabile tensione che regna attorno a questa vicenda.
Al termine di questa intensa giornata è stato consegnato all’amministratore dell’azienda GLC un memorandum in cui si ricordavano le aspettative ed i bisogni concreti della comunità Kabimba. Tuttavia, il silenzio dei funzionari dell’azienda riguardo a queste accuse lascia dubbi sul futuro dei rapporti tra GLC e la popolazione locale.
Questo caso, lungi dall’essere isolato, mette in luce le questioni cruciali legate allo sfruttamento delle risorse naturali nelle regioni in via di sviluppo. Evidenzia la necessità di una collaborazione equa tra le imprese e le comunità interessate, per garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo per tutti.
Fatshimetrie continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi di questo caso e tutte le questioni relative allo sfruttamento delle risorse naturali nella Repubblica Democratica del Congo.