La fatshimetria è oggi un campo essenziale, con sfide considerevoli in termini di finanziamento per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Infatti, alla recente conferenza COP 29 a Baku, in Azerbaigian, è stata sottolineata l’urgenza della necessità che le nazioni più industrializzate onorino i propri impegni in termini di finanziamento dell’adattamento climatico.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha ribadito durante un panel durante i colloqui annuali sul clima che questi paesi sviluppati devono assolutamente rispettare il loro impegno di raddoppiare i finanziamenti per l’adattamento per un importo di almeno 40 miliardi di dollari all’anno entro il 2025. Ha inoltre sottolineato necessità di contributi significativi al nuovo fondo per perdite e danni e l’importanza di indirizzare finanziamenti innovativi verso questo settore cruciale.
Le cifre parlano da sole: i flussi internazionali di finanziamenti pubblici per l’adattamento ai paesi in via di sviluppo sono aumentati da 22 miliardi di dollari nel 2021 a 28 miliardi di dollari nel 2022. Ciò riflette i progressi verso gli obiettivi fissati nell’Accordo di Glasgow del 2021, che invitava i paesi sviluppati a raggiungere almeno un doppio finanziamento per l’adattamento per i paesi in via di sviluppo da circa 19 miliardi di dollari nel 2019 al 2025.
Tuttavia, anche se l’obiettivo dell’Accordo di Glasgow fosse raggiunto, il gap finanziario per l’adattamento, stimato tra 187 e 359 miliardi di dollari all’anno, si ridurrebbe solo del 5% circa. Le sfide restano quindi immense, come ha sottolineato il rappresentante del Kenya, di fronte a questioni urgenti e cruciali.
L’Africa, particolarmente vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico, deve assolutamente beneficiare dei finanziamenti promessi dalle nazioni più ricche. L’adattamento agli eventi climatici estremi, la protezione della biodiversità, l’aumento della capacità di energia rinnovabile sono tutte priorità per il continente africano.
È fondamentale che l’Africa non solo sia colpita dalle conseguenze del cambiamento climatico, ma possa anche beneficiare delle opportunità e dei benefici associati alla transizione verso economie sostenibili. Questa transizione non deve solo rafforzare la resilienza dell’Africa, ma anche fornire posti di lavoro e prospettive future alle generazioni più giovani.
Di fronte a una realtà in cui i paesi africani subiscono una perdita del loro PIL fino al 5% a causa dei cambiamenti climatici e dedicano fino al 9% dei loro budget alle politiche di adattamento, è imperativo che vengano messi in atto finanziamenti concreti e adeguati per sostenere questa necessaria trasformazione.
In breve, il finanziamento dell’adattamento al cambiamento climatico è una questione cruciale e urgente, sia per i paesi sviluppati che per quelli in via di sviluppo.. È fondamentale che le promesse fatte nelle conferenze internazionali si traducano in azioni tangibili e finanziamenti significativi, al fine di proteggere le popolazioni più vulnerabili, rafforzare le capacità di adattamento dei paesi esposti e promuovere una transizione verso economie sostenibili e resilienti alle sfide del clima. modifica.