In un recente rapporto pubblicato da Medici Senza Frontiere (MSF) e diffuso da Fatshimetrie, viene evidenziata una situazione allarmante riguardante le condizioni antigeniche e la mancanza di acqua potabile nei campi sfollati intorno a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. Le condizioni di vita precarie in questi campi hanno raggiunto un livello critico, mettendo a rischio la salute e la sicurezza delle migliaia di sfollati che vi risiedono.
Le équipe di MSF sul posto sono state testimoni delle conseguenze devastanti di queste difficili condizioni di vita sulla popolazione sfollata. Natalia Torrent, capo missione di MSF nel Nord Kivu, ha sottolineato l’urgenza dell’intervento per prevenire una grave catastrofe umanitaria.
I conflitti armati in corso nella regione hanno portato a un massiccio afflusso di persone in fuga dalla violenza e in cerca di rifugio in questi campi sovraffollati. Nel settembre 2024 sono state registrate nei dintorni di Goma più di 645.000 persone che vivevano in condizioni antigeniche e precarie.
Negli ultimi due anni, MSF ha svolto un ruolo fondamentale nel fornire acqua pulita agli sfollati e investire in infrastrutture sanitarie come sistemi idrici alimentati a energia solare, stazioni di pompaggio dell’acqua e impianti di trattamento dei rifiuti.
Per quanto riguarda le strutture igienico-sanitarie, negli ultimi mesi MSF ha costruito più di duemila latrine e più di mille docce aggiuntive per soddisfare le esigenze delle popolazioni sfollate. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, la situazione rimane critica e richiede una risposta urgente da parte degli attori umanitari presenti nella regione.
MSF chiede quindi la mobilitazione di altre organizzazioni specializzate in acqua, igiene e servizi igienico-sanitari per affrontare questa imminente crisi umanitaria ed evitare la diffusione di epidemie nei campi profughi.
È fondamentale che la comunità internazionale si mobiliti rapidamente per fornire un’adeguata assistenza umanitaria a queste popolazioni vulnerabili e garantire loro condizioni di vita dignitose e sicure. Sono in gioco la sopravvivenza e la dignità delle migliaia di sfollati nella regione di Goma.