La politica di cambio flessibile dell’Egitto: prospettive sulla sterlina egiziana e sul dollaro.

Il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly ha tenuto una conferenza stampa affrontando le fluttuazioni del tasso di cambio della sterlina egiziana. Egli ha sottolineato l
Il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly ha recentemente tenuto una conferenza stampa per affrontare le preoccupazioni sulla fluttuazione del tasso di cambio della sterlina egiziana. Durante l’evento, ha sottolineato l’impegno dell’Egitto ad una politica di cambio flessibile, assicurando che non ci saranno restrizioni sulla fluttuazione del dollaro.

Madbouly ha riconosciuto la possibilità di future fluttuazioni del valore del dollaro rispetto alla sterlina egiziana, citando il rafforzamento del dollaro statunitense a livello globale in seguito alle elezioni presidenziali statunitensi. Egli ha sottolineato che la valuta egiziana fa parte di un sistema globale in cui le fluttuazioni sono eventi naturali.

“Non allarmatevi se il tasso di cambio aumenta”, ha consigliato Madbouly agli egiziani. “Operiamo in un mercato libero, dove la domanda e l’offerta determineranno il prezzo. La cosa principale è garantire la disponibilità di tutti i beni e prodotti necessari.”

Queste recenti dichiarazioni arrivano mentre la sterlina egiziana si avvicinava alla soglia di 50 sterline per dollaro, dopo aver mantenuto un tasso relativamente stabile intorno a 48 sterline per diversi mesi. Durante la conferenza stampa, la sterlina ha toccato il livello di 49,78 sterline rispetto al dollaro, segnando il calo più grande dalla svalutazione della moneta a marzo.

Questa tendenza al ribasso è iniziata alla fine di ottobre, quando la Banca Centrale egiziana ha chiesto alle banche di accantonare dollari per crediti documentari per beni non essenziali, previa approvazione preventiva. Ciò ha portato ad un aumento della domanda di dollari USA.

In un discorso precedente, Madbouly aveva affermato che in Egitto non vi era carenza di valuta estera, nonostante le recenti voci. Lo ha attribuito all’aumento delle rimesse degli egiziani all’estero e ai progressi positivi nella revisione del paese da parte del Fondo monetario internazionale.

Il primo ministro ha assicurato agli egiziani che il governo è concentrato nel garantire la disponibilità di valuta estera e ha respinto le voci secondo cui l’Egitto avrebbe richiesto un aumento del nuovo pagamento del FMI a 2 miliardi di dollari.

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