**Fatshimetria: le sfide dell’energia solare in Egitto**
L’Egitto, sotto la guida del governatore di Assuan Ismail Kamal, si è affermato come uno dei principali attori nel campo dell’energia solare grazie ai significativi progressi attuati sotto la Nuova Repubblica. L’enfasi sul settore dell’energia solare è diventata una priorità di sicurezza nazionale, consentendo allo Stato di raggiungere l’autosufficienza energetica.
Il progetto di punta sull’energia solare di Benban illustra perfettamente questa transizione, riunendo ora 32 impianti di energia solare che contribuiscono con circa 1.465 MW alla rete nazionale. Si prevede che questa capacità raggiungerà i 2.050 MW con future espansioni pianificate. Nel frattempo, il progetto Abidos Solar Energy nel Fares Village, Kom Ombo, fornisce attualmente 300 MW alla rete nazionale, con una capacità pianificata di 500 MW. Inoltre, l’impianto solare saudita a Fares, gestito da ACWA Power, aggiunge 200 MW. Insieme, questi tre progetti offrono una capacità totale di 1.965 MW, con potenziale di ulteriore espansione.
Secondo il governatore, le direttive presidenziali e le istruzioni del primo ministro Mostafa Madbouli sottolineano il sostegno agli investitori seri. Assuan incoraggia gli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare progetti che tengono conto dell’impatto sociale sulle comunità locali.
Questi progressi nel campo dell’energia solare in Egitto dimostrano una visione lungimirante del governo, sostenuta da progetti concreti per garantire un futuro energetico più sostenibile. L’impegno per le energie rinnovabili rappresenta non solo un passo pragmatico per garantire l’autosufficienza energetica, ma anche un passo avanti verso la riduzione dell’impronta ambientale del Paese.
In un momento in cui la transizione energetica sta diventando una priorità globale, l’Egitto si posiziona come modello da seguire nell’adozione dell’energia pulita. Investendo massicciamente in progetti solari su larga scala, il Paese sta aprendo la strada a una profonda trasformazione del suo mix energetico, offrendo così prospettive promettenti per un futuro più luminoso e più rispettoso dell’ambiente.